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Da giovedì 10 ottobre a domenica 13 ottobre a Teramo in viale Mazzini, parte la diciannovesima tappa del Festival Internazionale dello Street Food 2019, ideato e organizzato da Alfredo Orofino. (giovedì 18 – 24 ,venerdì, sabato e domenica 12 - 24), con l’importante patrocinio del Comune di Teramo.
Dopo il successo dei primi diciotto appuntamenti del Festival Internazionale dello Street Food edizione 2019,a cui hanno partecipato oltre due milioni di persone , il tour del “cibo da strada” approda a Teramo con le sue prelibatezze italiane e straniere. La manifestazione nasce dall’idea di portare nelle piazze, all’aria aperta, il cibo che generalmente non si ha modo di mangiare a casa, gustando sapori di varie nazionalità.
Ristoranti su ruote che girano l’Italia e propongono nuove prelibatezze gastronomiche, all’insegna della qualità e realizzate con estrema professionalità.
A Teramo saranno in pista chef qualificati che prepareranno “cibo da strada” di grande qualità e originalità, con prodotti tipici italiani e internazionali. Oltre 25 trucks da tutto il mondo e birrifici artigianali, creeranno un importante avvenimento culinario nelle vie della città .
Tante cucine internazionali comporranno questa ricca carrellata gastronomica : dalla cucina Serba a quella Irlandese, Spagnola, Argentina, Americana. Sarà molto ricca anche la proposta delle particolarità nazionali come gli arrosticini, la cucina Siciliana, la focaccia Genovese, la porchetta di Ariccia , gli hamburger di Chianina,la bombetta di Alberobello, le fritture di pesce , contornati da ottimi birrifici artigianali italiani e stranieri come quelli bavaresi, cechi o americani.
INTERNATIONAL STREET FOOD ha come protagonisti oltre 30 Chef su strada, che difendono con caparbietà e orgoglio i loro street foods. Impastano, friggono, bollono, infornano, arrostiscono come se fossero tra le mura dei loro laboratori d’origine, immutando così la passione per la buona cucina e la qualità del risultato.
“In Italia acqua, farina, olio e pomodoro per creare tante specialità come i maccheroni e la pizza, simboli della cucina italiana, nati proprio come cibo di strada, a New York con i carretti di Hot dog, ad Istanbul con i chioschi del Kebab o le creperie sui boulevard di Parigi sono tutti luoghi simbolo dello Street Food.
Rimanendo in Italia, basta ricordare che a Napoli, nelle strade, si mangiavano i maccheroni e la pizza a portafoglio, in Valle d’Aosta la polenta con il lardo di Arnad, in Liguria la focaccia di Recco, la farinata o la panissa genovese, in Emilia Romagna la piadina o lo gnocco fritto senza dimenticare il pinzone di Ferrara ma il palato è esigente non ci si ferma solo ai sapori tradizionali, un buon viaggio che si rispetti ci deve far spaziare almeno con il gusto anche verso altre parti del mondo.
“Vogliamo far conoscere una nuova ristorazione, una ristorazione mobile, realizzata solo ed esclusivamente con cibi che puntano alla qualità senza tralasciare il buon bere, l’accoglienza e l’aggregazione tra culture.” afferma Alfredo Orofino.
Il circuito del 2019, sta coinvolgendo un maggior numero di città, ampliando l’interesse a cucine più ricercate come quelle provenienti dai Balcani con il kulak, la tolumba o il sultan jash e tante altre che arricchiranno i gusti e i sapori del Festival.
Il pubblico potrà gustare molti piatti regionali italiani, alcuni non conosciuti ai più, come le seadas fritte, culurgionis di Ogliastra, una prelibatezza sarda, il classico panino alla nuorese con crema di pecorino e salsiccia sarda, il carciofo alla giudia romano, la bombetta di Alberobello, la salsiccia rossa e l’hamburgher rosso di Castelpoto (Presidio Slow Food dal 2009), piccolo paese del beneventano, il rosso conferitogli dalla polvere proveniente dall’essiccazione dei paupuli, peperoni tapepo non piccanti tipici esclusivamente di quella zona, l’hamburger piemontese con carne di fassona, formaggio toma, pancetta caramellata e salsa verde, il Bubble tea, servito sia caldo che freddo, con palline aromatizzate alla frutta che quando le bevi salgono dalla cannuccia ed “esplodono in bocca”.