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autobusteramo2La presente annulla e sostituisce la precedente nota inviata nel pomeriggio. Spett.le Redazione, al cahier de doléances del consigliere comunale Osvaldo Di Teodoro ("Certa stampa" di oggi) - senza entrare nel merito delle controdeduzioni esposte nel documento dei Gruppi Consiliari di maggioranza - aggiungerei - da semplice cittadino, se mi è consentito - le seguenti altre dolenti note: - mancato interessamento - almeno così sembra - per le pessime condizioni dell'Autostazione di Piazzale San Francesco per il rifacimento della quale la Tua annunciò nel gennaio 2017 l'impiego di 560.000 Euro, come riportato da "Certa stampa" del 14/01/2017, sulla quale, inoltre, si può anche leggere la circostanziata lettera che un gruppo di cittadini scrisse - il mese di settembre dello scorso anno ("Certa stampa" del 18/09/2019) - per denunciare le criticità dell'infrastruttura. Per quanto, poi, riguarda l'insufficiente chilometraggio relativo al trasporto pubblico locale sembra che la sua attribuzione venga decisa a livello governativo, su base provinciale. Quindi, se le cose stanno così, la Regione è innocente. Occorre, pertanto, che i parlamentari teramani si battano per una revisione dei relativi criteri di assegnazione. Ed inoltre: - totale disinteresse - tranne che non si dimostri il contrario - per la carenza di servizi igienici nel centro storico e di toilette automatiche autopulenti, aperte anche la notte. E' assolutamente inconcepibile, ad esempio, che la frequentatissima Piazza Garibaldi per la presenza - tra l'altro - di fermate degli autobus urbani ed extraurbani e quale principale porta d'ingresso per la Villa Comunale debba essere priva di bagni pubblici. Perché non viene riaperto il vecchio e "glorioso" Diurno o non si valuta l'opportunità di realizzare WC nel sottopassaggio di Viale Crucioli, chiuso perché era diventato un orinatoio? Ed ancora: - mancata soluzione del problema del "rudere" di Via Muzii. Fortunatamente il Presidente Mattarella non ha visitato il Teatro Romano, altrimenti che figura! "Io mi fermo qui", anzi "Sì, io mi fermo qui", come cantavano Donatello e i Dik Dik. Ah, dimenticavo i disastrati marciapiedi di Via Roma per il rifacimento dei quali si auspica vivamente che la nuova Giunta - si spera meno grigia della precedente - voglia impegnarsi concretamente per reperire i fondi necessari.

Cordiali saluti. Domenico Crocetti