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ciammariconi.pinaLa giornata dell'altro ieri, che ha visto una partecipatissima riunione al Parco della Scienza solleva una serie di interrogativi che, arrivati in questa fase e con i ritardi importanti che ben conosciamo non ci saremmo aspettati di dover porre. Dopo il disastro di fine anno, quella surreale “revoca” di appartamenti che gli inquilini sfollati facevano già loro , ci saremmo aspettati , a loro parziale ristoro, una riiunione di ben altro tenore. Invece abbiamo assistito ad una incerta illustrazione della situazione da parte del sindaco, che anziché rassicurare i presenti  interessati, ha instillato un dubbio su di una probabile cauzione che essi dovranno versare in fase di redazione del contratto. Tra l’altro non capiamo altresì come mai la “controparte “ ATER fosse assente. Non è stata invitata? Non ha voluto esserci?
 Eppure, momenti di confronto tra i diversi attori sono quanto mai necessari in un momento così delicato, anche per evitare figuracce con comunicazioni e smentite reciproche.
 Ma andiamo alle troppe questioni irrisolte. In primo luogo c’è la questione dei 500 euro che, secondo il Sindaco, i beneficiari dovranno pagare “ a titolo di garanzia sulla conservazione deli immobili”
A complicare la vicenda ,in un cortocircuito istituzionale di rara confusione, c’è stata in serata la dichiarazione delle Presidente Ater, la quale ha specificato  che l’importo oggetto della discordia non è una tassa e neppure un tributo, ma una cauzione che i propietari degli immobili ATER di Montorio al Vomano hanno dovuto pagare. La cosa farebbe supporre che nessun tributo verrà chiesto per gli alloggi teramani...
A questo punto le domande sono tante: Un semplice affittuario ATER della città dovrà o non dovrà pagare questo tributo? Da dove esce fuori questo ennesimo balzello? Perché non è stato anticipato negli altri incontri? Come è possibile che persino la Regione Abruzzo- dichiarazione di qualche ora fa- si chiami fuori ?

Ulteriori dubbi ci sono anche sui tanti cambiamenti intervenuti nelle ubicazioni e metrature degli alloggi. Si è trattato di modifiche migliorative? Altrimenti a cosa sono dovute?
 Davvero troppi interrogativi a cui vorremmo che da parte degli enti preposti fossero date risposte immediate.
Ricordiamo che i  citadini che vorranno beneficiare degli alloggi hanno solo 10 giorni di tempo per produrre domande. Pochi, pochissimi considerate le criticità emerse.
 Sollecitiamo quindi l’Amministrazione ed i vertici ATER a chiarire il prima possibile questi dubbi, che non sono solo nostri ma anche e soprattutto di tutti quegli sfollati che hanno già dovuto subire la cancellazione della prima assegnazione.
 La ricostruzione non è praticamente mai  partita, considerando che ad oggi non è aperto nessun cantiere. Ci sono famiglie che vivono disagi da troppo tempo, cittadini che sono caduti in depressione in attesa di qualcosa che non riavranno a breve e forse non riavranno mai.
 Il minimo sindacale del buonsenso prevedeva una riunione congiunta  tra ATER , amministrazione e cittadini interessati dal provvedimento ,  con informazioni chiare ed univoche.
Così non è stato.
 L’emergenza a cui ci si continua ad appellare per giustificare ritardi e confusione e' finita da un pezzo. Come la pazienza….

Pina Ciammariconi  Consigliera M5S Teramo.