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L’azienda per il Diritto allo studio di Teramo (Adsu) ha vinto un bando europeo da 9,4 milioni di euro per un importante progetto di cooperazione territoriale Italia-Croazia nell'ambito di un programma più ampio che comprende 20 partner dell'area mediterranea. Il progetto è incentrato sugli interventi in caso di alluvioni, sul monitoraggio e su come contenere gli effetti. In particolare verterà sul sistema delle depurazioni e sulla loro risposta agli eventi calamitosi.

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L’Adsu opererà in partnership tecnico-scientifica con la Ruzzo Reti, la società che gestisce, nel Teramano, gli impianti idrici, di depurazione e quelli fognari. Saranno attivate, in un arco temporale di tre anni, borse lavoro per gli studenti. Il progetto si concluderà con la pubblicazione di un disciplinare tecnico su come intervenire in casi di calamità firmato da tutti e 20 i partner europei. Il progetto “Stream” è stato individuato “Strategico” e quindi finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg V Italia – Croazia 2014-2020. E’ stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente e del direttore dell’Adsu, Vincenzo Di Giacinto e Antonio Sorgi, del presidente della Regione Marco Marsilio, dell’assessore regionale Piero Fioretti e del presidente della Ruzzo Reti Alessia Cognitti.

Di Giacinto si è detto particolarmente emozionato: “Questa iniziativa avrà una ricaduta benevola anche sulle popolazioni, è un momento importantissimo per l'azienda”.

L’ex presidente, Paolo Berardinelli, ha sottolineato la continuità con il passato: “L’azienda continua a essere proiettata su servizi molto ambiziosi. Si è messo in moto un comportamento virtuoso che ha permesso di intercettare i fondi dei bandi competitivi. Si avranno ricadute non solo per il diritto allo studio, ma per l'intera comunità grazie all'azione sinergica tra Adsu, Università e Regione. L'unione è stata vincente anche nel metodo”.

A entrare nei dettagli è stato il direttore dell’Adsu, Antonio Sorgi: “Il bando aggiudicato è il corollario di un percorso virtuoso che ha all'attivo già sei progetti vinti in ambito europeo. Arrivano risorse economiche nuove e importanti. Capiremo come le depurazioni rispondono dopo gli eventi calamitosi e come attivare un meccanismo di monitoraggio e di gestione”. Per l’assessore regionale al Diritto allo Studio, il teramano Piero Fioretti, della Lega, “questa è la dimostrazione del fatto che le realtà pubbliche sono in grado di andare oltre i propri compiti e i propri obiettivi istituzionali”. “Il progetto mette insieme realtà importanti del territorio - ha concluso Marsilio - in un esempio virtuoso di collaborazione per affrontare problemi sempre più attuali sotto una nuova prospettiva. Si tratta di questioni che si sono amplificate nel corso del tempo. Riprogettare le reti è importante per mettere in sicurezza il territorio”.