La riapertura delle scuole a Teramo potrebbe slittare al 23 settembre. Se lo augura l’amministrazione comunale, che attraverso il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore all’Istruzione, Andrea Core, annuncia la richiesta (leggi sotto la lettera spedita all'assessore regionale Piero Fioretti) alla Regione e al Governo di spostare la ripartenza scolastica qualche giorno dopo lo svolgimento delle consultazioni per il referendum – in programma il 20 e 21 settembre -. “Aprire la settimana prima del referendum sarebbe inutile e costituirebbe uno spreco di denaro pubblico: tornare sui banchi solo tre giorni per poi richiudere, permettere in alcuni istituti di allestire i seggi e poi sanificare e riadattare le aule”.
OGGETTO: RIAPERTURA SCUOLE
Gentilissimo,
siamo ormai a poche settimane dalla riapertura delle scuole, programmata da calendario scolastico per il prossimo 14 settembre: tutti gli attori in campo, dalle istituzioni ai dirigenti scolastici, passando per le famiglie, stanno svolgendo la propria parte, necessaria per fa sì che il rientro avvenga in sicurezza, tanto per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, quanto per tutti gli operatori del settore.
Come ben sai, le problematiche del distanziamento e ancor più della sanificazione rappresentano la principale incertezza, anche a fronte di linee guida che comprensibilmente e compatibilmente con l’evolvere della situazione in merito ai contagi, potranno certamente variare. Inoltre esse rappresenteranno la spesa maggiormente aumentata rispetto a quella degli anni passati.
I prossimi 20 e 21 settembre si svolgeranno anche le consultazioni referendarie: un appuntamento per il quale noi, istituzioni tutte, abbiamo il dovere politico e morale di favorire al massimo la partecipazione popolare, come previsto dalla nostra Costituzione. Consultazioni che, come è sempre stato negli ultimi anni, si svolgeranno fisicamente anche nei plessi scolastici comunali e provinciali.
Tutto questo evidentemente rappresenta un ulteriore fronte critico: negli stessi luoghi dove dovranno rientrare le nostre bambine e i nostri bambini, le nostre ragazze e i nostri ragazzi, si concentreranno sicuramente molti cittadini, esterni al mondo della scuola.
In considerazione del fatto che quest’anno le procedure di pulizia, igienizzazione e sanificazione, oltre che di costituzione dei seggi e relativa fase di disallestimento richiederanno tempistiche maggiori, e in considerazione dell’aumento di costi per le attività di sanificazione da mettere in campo prima e dopo (a prescindere che queste siano a carico dello Stato, delle Regioni, delle Province o dei Comuni: sempre soldi dei contribuenti sono!), mi permetto di stimolare una riflessione, nata all’interno del nostro Comune insieme all’Assessore all’Istruzione Andrea Core e della comunità scolastica tutta, sulla possibile riapertura delle scuole una volta che le procedure elettorali saranno ultimate. Si tratterebbe di uno spostamento che inciderebbe su pochi giorni, consentirebbe un consistente risparmio e garantirebbe una maggiore sicurezza a tutti noi.
Sono certo che vorrai prendere in considerazione un’ipotesi che è già realtà in altre regioni, e che ha già trovato ampio e trasversale consenso all’interno dell’ANCI Abruzzo.
Del resto, noi Comuni siamo al lavoro già da molto tempo, svolgendo al meglio delle nostre possibilità un ruolo assai complesso. Siamo certi che troveremo nella Regione Abruzzo una valida sponda per continuare a coniugare diritti e doveri di istituzioni e cittadini.
Ringraziandoti per l’attenzione che sicuramente vorrai dedicare al tema,
cordialmente
Gianguido D’Alberto
Sindaco di Teramo
Presidente ANCI Abruzzo