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La città dove si vive meglio in Italia è Pordenone, quella dove si sta peggio è Foggia. E al 57esimo compare la provincia di Teramo, terza abruzzese dietro L'Aquila e Chieti e prima solo della provincia di Pescara. In un anno, stando alla classifica annuale stilata da Italia Oggi e Università La Sapienza di Roma, giunta alla XXII edizione, la provincia teramana ha perso tre posizioni. E' la migliore delle abruzzesi per affari, lavoro, tempo libero e turismo, crolla per la l'Ambiente, stabilmente insufficiente per il livello di reddito e ricchezza.

In classifica c'è un cambio al vertice, Pordenone fa scivolare al secondo posto Trento. La pandemia in corso fa perdere inevitabilmente posizioni alle province più colpite dalla prima ondata: Bergamo scende dal 26esimo posto dell'anno scorso al 40esimo di quest'anno. Lodi indietreggia di 37 posizioni, Milano di 16, Piacenza di 41, Cremona addirittura di 46.
La qualità della vita è risultata buona o accettabile in 60 su 107 province italiane. Dai dati si desume inoltre che circa il 42,5% della popolazione italiana, era circa il 44% lo scorso anno, vive in territori contraddistinti da una qualità della vita scarsa o insufficiente. Mentre la qualità della vita di oltre il 60,1% della popolazione residente nel Mezzogiorno è al di sotto di livelli considerati accettabili.
Spicca un dato su tutti: il salto più alto è della provincia di Ascoli Piceno passata in un solo anno dalla 37ª alla quinta posizione.

 

AFFARI E LAVORO - Nella classifica per Affari e Lavoro, Teramo si piazza meglio di tutte le abruzzesi con un + 4 posizioni rispetto al 2019: è passata dalla 55 alla 51esima e, insieme a Nuoro in Sardegna e Campobasso in Molise, rientra nel "gruppo 2" in una situazione "accettabile" riporta Italia Oggi. Subito dietro Teramo, c'è Pescara (+2 dalla 70esima sale alla 68esima) e poi L'Aquila (-2 al 67°) e Chieti (-4 al 71° posto). E' 29esima, Teramo, per il numero di start up e pmi innovative ogni 100mila imprese registrate (180) ed è 12esima (insieme a Pescara 11° e Chieti 13°) per il numero di nuove imprese registrate ogni 1000 abitanti (tot. 117). Per le imprese cessate ogni 100 imprese attive, la provincia di Teramo scende dalla 55 alla 57esima posizione.

AMBIENTE - Nella classifica per Ambiente, la provincia di Teramo crolla dal 29esimo al 65 posto (L'Aquila dal 33 al 77esimo e Chieti dal 52 al 64esimo). I teramani consumano 253 litri d'acqua all'anno per abitante e 4858 kwh all'anno per abitante. Buona la 7° posizione per la raccolta di rifiuti urbani: 407 kg per abitante all'anno.

Spicca il primo posto assoluto de L'Aquila per l'estensione dei pannelli fotovoltaici installati sugli edifici pubblici (Teramo, in questo, è 10ima e ha perso 1 posizione rispetto al 2019). Pessimo il 96esimo posto per Teramo alla voce "disponibilità di spazi pedonali nei capoluoghi" con soli 2,90 mq per abitante (era 78esima nel 2019) così come sono solo 18,17 i metri quadrati di verde urbano per abitante a Teramo città (perde 10 posizioni). Per l'offerta di trasporto pubblico nei capoluoghi, se L'Aquila è in 10ima posizione, Teramo sale dalla 52 alla 49esima posizione, ultima tra le abruzzesi.

REATI E SICUREZZA - E' Chieti la città più sicura in Abruzzo (8°posizione), seguita da L'Aquila (25esima, stabile rispetto al 2019), Teramo alla 38esima (ha perso 9 posizioni) e Pescara all'81esimo posto. Prima in assoluto è Ascoli Piceno, ultima Rimini. Alla voce "violenza sessuale per 100mila abitanti", è al 3° posto Chieti mentre Teramo si piazza al 36esimo (era 4 nel 2019). E' 38esima con 240 furti in appartamento, mentre Pescara è ultima tra le abruzzesi per il numero di estorsioni.