
Ebbene io sulla mia pelle di figlia posso dire il contrario.
Le parole evocative di un dolore soffocato per dignità e compostezza caratteriale. La certezza dell’incerto. La paura di non poter vedere il domani.
E poi la speranza, quei camici bianchi avvolti da sistemi di protezione; mascherine, visiere, guanti......e gli occhi, quelli no, non potevano essere coperti neppure a volerlo. Sguardi che riuscivano a trapassare la coltre fitta di terrore e lenire il supplizio atroce dell’anima.
Mani esperte , sicure, forti curavano il corpo......che rischiava di non tornare più a vita.
Ecco la fiducia e la stima ottimamente riposta nelle Donne e negli Uomini della sanità nostra territoriale.
Stima e ringraziamento.
Questo va tributato alla Asl di Teramo.
Nella nota in calce trovate Le parole di un sopravvissuto al Covid-19, il mio venerato papà Francesco D'Amelio.
Cordialità
Libera D'Amelio