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Schermata_2021-03-06_alle_11.49.41.pngCon la chiusura totale o parziale dell’attività didattica in presenza nelle scuole dell’obbligo e la conseguente interruzione dell’attività di trasporto degli alunni, i lavoratori adibiti agli scuolabus sono rimasti a casa, senza lavoro, senza stipendio e quel che è è peggio senza ammortizzatore sociale.Il tutto dipende dal fatto che molti degli addetti (autisti e assistenti) momentaneamente “parcheggiati”, hanno sottoscritto con le imprese che si sono aggiudicate tali servizi per conto delle amministrazioni comunali, contratti di lavoro che prevedono assunzioni part- time a tempo determinato e che, in molti casi, decorrono con l’inizio delle attività scolastiche e quindi a settembre e si concludono in prima battuta alla vigilia delle vacanze natalizie, per poi iniziare con una nuova decorrenza del rapporto di lavoro a far data 7 gennaio fino alla chiusura delle attività didattiche prevista a metà giugno. Nella nostra provincia riguarda i lavoratori del trasporto scolastico di Teramo: Atri, Pineto solo per citarne alcuni...gestito dalle aziende Angelino- Re Manfredi, S.Egidio, Castellato, Montorio, Torricella, Ancarano, Colonnella. Parliamo di circa 200 lavoratori in provincia di Teramo.

 

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