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editoriale

La questione Pnrr è una cosa, le progressioni orizzontali, bloccate dal 2018, sono un'altra cosa. Mi ha fatto sorridere, ieri, leggere un comunicato dell'ufficio stampa, fatto diramare dal Sindaco, con i segretari provinciali dei tre sindacati seduti sul divanetto dell'ufficio del Primo cittadino, compiaciuti nello stringersi la mano con fare di "vittoria" (ma del resto, la foto di rito davanti al tavolo del sindaco è diventata una prassi e… tra tutte quelle che non si dimenticheranno, forse, lo scatto con  i fratelli Ciaccia che diventano "padroni" della Teramo Calcio) mentre l'assessore Andrea Core era indaffarato in una riunione, prima convocata per le 9 e poi posticipata alle 12, nella quale sindacati hanno dato “buca” all'assessore al personale e non si sono presentati. A breve sarà organizzata una mobilitazione contro il Comune, e contro la dirigente Tamara Agostini,  spalleggiata da Core e da una legge che ha diverse sfaccettature di interpretazione. Ma del resto, si sa, il Comune è nelle mani dei dirigenti e neppure la politica, a volte, riesce a scardinare un antico modus operandi. La questione sembra essere tutta concentrata, per il Comune,  sugli aventi diritto alle progressioni orizzontali 2018 che per l'amministrazione sono 40 dipendenti, per i sindacati 60. Intanto i sindacati convocano i dipendenti e per la prima volta, ci saranno i dipendenti comunali appunto, che sciopereranno contro l'amministrazione e l'assessore Core. Facciamoci due domande e diamoci anche una risposta.

Nuova riunione lunedi con i dipendenti comunali convocata dalla triplice per decidere cosa fare nei confronti dell'Amministrazione. Si parla di una mobilitazione mai fatta prima.

Tutto questo mentre sindaco e assessori si "spareranno" interviste sull'allestimento del cantiere del teatro romano. L'evento stampa è previsto sempre per lunedi prossimo. Chi la spunterà: il sindaco o i dipendenti?