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Non ci sono cétégorie

bus tua 768x512Se non fosse tutto vero, potrebbe apparire una situazione tragicomica. Invece è tutto accaduto realmente dal momento che le biglietterie di ben tre Province dell’Azienda Regionale Pubblica di Trasporto TUA spa (L’Aquila, Chieti e Teramo) sono state chiuse e rese inaccessibili al pubblico per mancanza di fornitura elettrica. La denuncia arriva dai sindacati regionali.

Un problema non imputabile ad un improvviso guasto tecnico ma più precisamente sembrerebbe riferibile ad una questione di morosità e/o di mancato aggiornamento delle intestazioni che, a questo punto, supponiamo potrebbe interessare a breve anche le forniture di gas ed acqua.

L’azienda TUA, attraverso un repentino avviso all’utenza e nascondendosi dietro improbabili ed indicibili “problemi tecnici”, ha provato a giustificare l’accaduto ovviamente guardandosi bene dal fornire notizie sulla tempistica della riapertura delle sedi ed invitando gli utenti più semplicemente ad utilizzare l’acquisto on line o in alternativa le emettitrici a bordo degli autobus (laddove ci siano e laddove soprattutto funzionino).

In buona sostanza, sarà sembrata un’attività troppo banale e poco attrattiva per il numeroso stuolo di Dirigenti e Quadri che affiancano il Direttore Generale nella mission di rendere la TUA un’azienda “smart protesa al futuro”, quella di volturare i contratti di fornitura nonostante si sia a distanza di circa tre anni dal passaggio delle attività dalla Sistema (società in liquidazione del gruppo Arpa) a Tua .

In tutto questo ovviamente a pagare le conseguenze sono i dipendenti delle biglietterie, allontanati dal servizio senza preavviso, i quali dopo tre anni risultano ancora in part-time perché TUA non è stata in grado di offrire loro un lavoro a tempo pieno e che sono stati penalizzati persino nel vedersi addebitare gli oneri del “mancato preavviso” nel passaggio dalla Sistema.

Infine l’utenza, manco a dirlo poco considerata dal management TUA, è l’altro anello debole della catena penalizzato dal fatto che il “viaggiatore tipo” del Direttore Generale Di Pasquale è dotato di smartphone di ultima generazione e carta di credito Platinum.

Peccato che non sappia ancora, il Direttore, che i servizi pubblici nella nostra Regione sono utilizzati per la maggioranza da persone meno ambienti o magari anziane che poco digeriscono le “app”, che vi sono territori ancora non coperti da copertura rete e che si viva molto più semplicemente ricordandosi di fare le volture e pagare le bollette...

E ci risulta facile prevedere che salirà il numero di non paganti, (costante nella TUA che ha attuato una politica di annientamento nei confronti dei servizi di Verifica), favorendo/ quasi giustificando, l’alto tasso di evasione esistente, concludono i sindacati.