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Il Braga è statale...scriveva all'alba, su Facebook,l'assessore alla Pubblica Istruzione di Teramo, Piero Romanelli. Notizia che scatena le ragionevoli telefonate di verifica. In primis, all'impegnatissimo (per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università) presidente dell'Istituto musicale, Luciano D'Amico, che alle 8.15 non aveva alcuna notizia in merito. Idem, il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che conferma solo le voci circolate ieri sera: ossia, che il Braga sarebbe stato statizzato. Voci da verificare, chiaramente. L'unico a sapere in realtà è il direttore Federico Paci che, stando a quanto si è appreso, ieri sera ha ricevuto una telefonata dall'avvocato Leotta (che ha curato innanzi al Tar tutto l'iter per la statizzazione). Telefonata dal contenuto seguente: il commissario ad acta ha depositato un provvedimento di statizzazione del Braga, dopo essersi vista conferire ulteriori poteri sostitutivi del Ministero inadempiente dai giudici del Tar. Poteri che avrebbe potuto esperire entro tutto il 2015. Ieri il deposito del provvedimento. C'è da capire adesso quale margine di azione abbia il Ministero alla luce di questo provvedimento. Agli atti del Senato resta l'audizione del ministro Giannini che ha confermato, verbalmente, la volontà del governo di statizzare gli istituti pareggiati. Tra volere e...provvedere...quanto spazio e tempo c'è? Il Braga è statale. Forse. Sentito in merito, l'onorevole Paolo Tancredi non lesina soddisfazione "perchè, in ogni caso, è un passaggio importante il provvedimento a firma del Commissario" e "noi continueremo a vigilare sull'intero iter", dichiara. Un provvedimento che pone, di certo, "il Braga un passo avanti rispetto al resto degli Istituti Pareggiati d'Italia". Il problema reale resta la disponibilità di risorse: tradotto, tutto è nella mani "del Ministero dell'Economia".