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Un albergatore si candida al bando ministeriale della Prefettura di Teramo per ospitare gli immigrati ai Prati di Tivo. E il resto degli operatori turistici della zona lo contestano, formano un Comitato per osteggiarne la candidatura e sono pronti a tutto per evitare l’arrivo di profughi ai piedi del Gran Sasso. Nervi tesi. Anzi, tesissimi tra gli operatori turistici della zona. L’albergatore in questione è Lello Candeloro, titolare dell’Hotel Amorocchi, proprio sul piazzale dei Prati di Tivo. Il Comitato, che si riunirà alle ore 17, è costituito dalla Siget (che ha in gestione La Madonnina), i ristoranti La Gran Baita e Lo Chalet, l’hotel ristorante Gran Sasso 3, l’Agriturismo dei Prati e la Scuola Sci Prati. Candeloro ha candidato il proprio hotel al bando per poter ospitare i profughi: mercoledì mattina si apriranno tutte le buste in Prefettura e poi la commissione ministeriale valuterà il tutto. “E’ una possibilità su mille”, commenta Candeloro, amareggiato della reazione avuto dai “colleghi”: “Si alza tutto questo polverone sol perché io ci voglio provare?, dichiara. Per ogni immigrato il Ministero dà 35 euro al giorno: “Ma di questi 35 euro devi togliere 2,50 euro da dare in dotazione a ciascun immigrato e il 30% va alla cooperativa chiamata a garantire i servizi sociali per loro. Ciò significa che, all’hotel, entrerebbero 24,50 euro. Dove starebbe il lucro? Questa si chiama sopravvivenza”. A Candeloro non va giù che “gli altri operatori e albergatori contestino in questo modo la mia scelta. Io, a differenza loro, non sono proprietario della struttura e pago all’anno d’affitto 120mila euro circa. Io devo pensare anche a questo, devo pensare alle famiglie di chi lavora per me, devo pensare a sopravvivere… Questo accanimento non lo riesco proprio a comprendere”. E chiosa così Candeloro, amarggiato: “Dopo tutto quello che ho fatto e faccio per portare gente ai Prati di Tivo, mi ritrovo osteggiato in questo modo…” Dal punto di vista degli altri operatori, invece, si tratterebbe di una volontà di difendere l'immagine dei Prati che ospita soprattutto bambini e famiglie. E poi, sott'accusa, anche la posizione dell'hotel Amorocchi: praticamente sul piazzale. La presenza degli immigrati, secondo il Comitato, potrebbe rischiare di far solo peggio al Turismo. Punti di vista. A rischiare di saltare, finora, sono i nervi. Prati_di_Tivo_-_cabinovia