Dopo la pubblicazione della storia della lite in via Veneto (leggila qui), il proprietario dell'auto accusato di aver parcheggiato in un posto riservato, ha scritto una mail con la sua verità. La pubblichiamo garantendogli l'anonimato, così come abbiamo fatto nel precedente articolo.

Cara certastampa.it,  i fatti non sono andati come i signori Farfalla e Natale li raccontano. E c'è un testimone che era presente fin dal principio, che può confermarlo. Prima di tutto, io non occupavo tutta l'area del parcheggio disabili,  ma solo in parte ( 10 cm). Il signore che era nell'auto con la persona non deambulante, è uscito dall'auto filmando con il telefonino e 1) non ha MAI chiesto cortesemente il posto per disabili, 2) quando ho realizzato cosa volesse,  perchè io il dialetto non lo conosco,  gli ho chiesto di spostarsi e lui non ha voluto spostare la sua auto. 3) impediva di fatto con la sua auto di uscire dal parcheggio quindi BLOCCO del TRAFFICO o meglio dire sequestro della mia persona dentro l'auto, perchè di fatto era a pochi millimetri dalla mia portiera. 4) provocava con frasi e offese. 5) non sono scappato 6) non ho speronato nessuno volevo solo uscire dal parcheggio e ho cercato di uscire dal parcheggio perchè ( abito in via VENETO) avevo un urgenza più grave di quella del disabile in questione, infatti sono dovuto correre a casa dai miei genitori trovando mio padre 86 eenne con 39 e mezzo di febbre. Questa è la verità.