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"Le motivazioni del decreto, secondo noi, non lasciano spazi ad ulteriori e diverse interpretazioni e conclusioni, andiamo avanti nel percorso di riconoscimento delle progressioni economiche per i dipendenti del Comune senza fossilizzarci sul passato. Ora sono sul tavolo le progressioni 2019 e 2021, andiamo avanti tenendo anche conto che il quadro normativo relativo alla contrattualizzazione sta cambiando". Asciutto ma chiaro il segretario provinciale della FP Cgil, Pancrazio Cordone, commentando la scelta di non presentare opposizione al decreto emesso dal Giudice del lavoro in merito al ricorso portato avanti insieme, all'epoca, alle sigle sindacatli Cisl e Uil. Si "rompe" dunque il fronte sindacale sul ricorso che ha visto contrapposti, in primo grado, le tre sigle sindacali ed il Comune di Teramo. Sigle sindacali che non hanno vinto innanzi al giudice il quale ha riconosciuto l'assenza di una condotta antisindacale da parte dell'Amministrazione D'Alberto nella decisione di attribuire attribuire la progressione economica orizzontale alla percentuale del 49% (arrotondato al 50%) del personale dipendente avente diritto. Partiti in tre, ora i sindacati restano in due. Ad opporsi a quella sentenza, infatti, saranno soltanto Cisl e Uil. La Cgil si ferma qui. La rottura del fronte sindacale non sorprende visto che già l'assessore al personale Andrea Core lo scorso 6 settembre, rispondendo ad una nostra domanda in occasione della conferenza stampa tenuta col sindaco proprio per commentare la vittoria nel ricorso contro i tre sindacati, dichiarava: "Noi andiamo avanti, indipendentemente dal fatto che i sindacati, o forse un solo sindacato a questo punto, decidano di ricorrere in appello avverso questa sentenza". Come se già sapesse che, a sole 24 ore dalla pubblicazione del decreto del giudice del lavoro, addirittura due dei tre sindacati si sarebbero potuti tirare indietro. Valutazioni che sono arrivate, invece, nel corso delle ultimissime settimane anche a seguito del confronto avuto, congiuntamente, con il legale, l'avvocato Enrico Costanzo. Si è spaccato il fronte sindacale dunque e non manca chi fa notare che non è quasi mai accaduto che un ricorso avviato da tre sigle compatte prosegua in modo diverso. Ma a Teramo così è accaduto. Intanto, Cisl e Uil hanno già depositato l'opposizione tramite l'avvocato Costanzo: si torna in aula, per la prima udienza, il 30 novembre. L'assessore Core precisa: "Siamo l'Amministrazione che, dopo 15 anni di nulla, ha messo fondi su tre annualità per le spettanze dei dipendenti. Due organi terzi (il parere chiesto dal Comune e il decreto del giudice del lavoro, ndr) ci hanno confortato positivamente circa la legittimità del percorso fatto. Noi andiamo comunque avanti, completando il riconoscimento delle spettanze relative al 2018 e avviando le procedure per il 2019, prima, e per il 2021, poi. Per una rivendicazione sindacale che attiene un numero esiguo di dipendenti non possiamo penalizzare una più ampia fetta di personale".