Solidarietà e salute vanno a braccetto, grazie all'iniziativa che ha visto il Rotary Club Teramo Nord Centenario e Fondazione Tercas collaborare alla donazione di un ecografo, del valore di circa 8mila euro, destinato alla sezione femminile del carcere di Castrogno di Teramo.
Alla cerimonia oltre al direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia e al direttore della Uoc Medicina penitenziaria Massimo Forlini hanno partecipato la presidente della Fondazione Tercas Tiziana Di Sante, il direttore della casa di pena circondariale Stefano Liberatore e il vescovo Lorenzo Leuzzi, che ha sottolineato l’importanza del gesto di solidarietà. Nutrita la delegazione del Rotary: il governatore del distretto 2090 Paolo Giorgio Signore, l’assistente del governatore Gaetano Luca Ronchi, il past governatore del Distretto 2090 Rossella Piccirilli, il prefetto distrettuale Silvana Zummo, il past president del club Teramo Nord Centenario Pierina De Antoniis, il presidenteClaudio Del Moro, la segretaria Luigina Chiodi e Gaetano Ricciardi, referente per l’Abruzzo nord della commissione “pubblico interesse” del distretto 2090 e tesoriere del club.
Il direttore Di Giosia, nel ringraziare per la donazione, ha sottolineato che l’ecografo evita “spostamenti delle detenute alla sezione maschile dove c’è l’infermeria vera e propria e dove c’è già un nostro ecografo. Uno strumento diagnostico che va ad arricchire la nostra offerta sanitaria nel carcere di Castrogno. La nostra unità operativa di medicina penitenziaria si occupa di circa 420 detenuti. Sono 40 le detenute nella sezione femminile con l’unico nido d’Abruzzo in una casa di pena circondariale, che ospita figli di detenute fino a 3 anni di età. Bambini che vengono seguiti anche dal punto di vista sanitario”.
«L'idea di donare un ecografo al carcere nella sezione femminile è nata lo scorso anno, nell'occasione del Natale», ha detto Claudio Del Moro, presidente del Teramo Nord Centenario.
Gaetano Ricciardi assistente del Governatore del Rotary Teramo Centenario ha ripercorso l'iter seguito per l'acquisto dell'ecografo. Tutto questo è stato possibile grazie ai fondi messi a disposizione dalla fondazione Tercas.
"Sono felice di abbracciare questa progettualità che va a incidere sulla qualità di vita dei detenuti che hanno tutta una serie di diritti, tra questi c'è il diritto alla salute che diventa prioritario per chi è privato del diritto alla libertà personale" ha dichiarato il direttore del penitenziario teramano, Stefano Liberatore.