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ilariagianguido

Immaginate un immobile comunale, riqualificato con 1.090.000 euro del Pnrr e trasformato in una "stazione di posta" ossia un luogo in cui i senza fissa dimora troveranno mensa, docce pubbliche e un dormitorio. Il Comune di Teramo, nella persona dell'assessore alle Politiche Sociali, Ilaria De Sanctis, ci sta lavorando da un anno e mezzo e "speriamo che si possa realizzare entro il 2026" conferma l'assessore, parlando della "stazione di posta" come di un luogo che "potrà vantare l'impegno diretto di un'equipe ad hoc con la preziosa, come sempre, collaborazione con le associazioni di volontariato che sono per noi un punto di riferimento costante e fondamentale". Ma sopratutto sarà un luogo che consentirà "di evitare quel fenomeno della segmentazione dei servizi che, nell'ambito sociale, è deleteria. Pensate ai buoni spesa? Li eroghiamo come Comune ma vengono erogati anche da altre associazioni, dalla Caritas e molte altre realtà...Ecco, avremo una realtà che servirà ad evitare tutto ciò e coordinarsi al meglio". La "stazione di posta" sorgerà con quasi certezza in un immobile di proprietà del Comune tra Piano d'Accio e Villa Pavone: "Stiamo verificando la fattibilità tecnico-economica, è un progetto cui teniamo particolarmente come Amministrazione e che va di pari passo con la riqualificazione di alcuni appartamenti a Colleatterrato in virtù del progetto di Housing First finanziato, sempre con il Pnrr, per 710mila euro". Quella di Teramo sarà la prima e finora unica "stazione di posta" in tutta la Regione Abruzzo. E pensando al nome, ecco la spiegazione dell'assessore De Sanctis: "Pensate all'Inps, ad esempio: come può raggiungere un senzatetto per una comunicazione? O pensate all'esigenza di potersi rivolgere ad un medico per chi è senza dimora e di passaggio qui?" L'auspicio del Comune è che si vada avanti celermente ma che, sopratutto, il governo Meloni non stravolga proprio...il Pnrr