"La scelta fatta dalla Asl non solo è irragionevole ma non è supportata da alcuna concreta verificata sostenibilità economica, per questo pretendiamo che il Tribunale Amministrativo si esprima sulla revoca della dilibera con cui la Regione Abruzzo ha preso atto della decisione di costruire un nuovo Ospedale a Teramo, delocalizzandolo il Mazzini". Il segretario generale della FP Uil, Alfiero Di Giammartino, accanto al consigliere regionale Marco Cipolletti e al consigliere comunale Franco Fracassa, ha sintetizzato così i motivi del ricorso presentato al Tar per chiedere che venga revocata la delibera con cui la Regione Abruzzo ha ufficializzato la decisione di realizzare a Piano d'Accio il nuovo Ospedale di Teramo. Di Giammartino non ha esitato a evidenziare come "questo è l'unico atto amministrativo aggredibile visto che, a nostra specifica richiesta d'accesso agli atti su tutta la documentazione propedeutica alla scelta adottata, non abbiamo ottenuto alcuna risposta e quindi prendiamo atto che i documenti sono secretati". E ancora: "Siamo certi che il primo interesse non sia, a questo punto, garantire servizi per la salute pubblica. Gli interessi sono altri..." Presenti alla sala polifunzionale della Provincia, stamane, diversi referenti dei comitati cittadini riunitisi nel Comito pro-ospedale Mazzini. "C'è un Consiglio comunale che ha il potere di esprimersi su scelte urbanistiche, è il Consiglio comunale che deve decidere di autorizzare o meno una variante al Prg che sdogani il cambio di destinazione d'uso di quei terreni su cui si intenderebbe far sorgere un Ospedale. Non la Asl ma il Comune deve discutere nel merito. E il Comune dovrebbe evitare di far finta che non abbia questa prerogativa, dovrebbe evitare di far finta di nulla..." ha dichiarato il referente dell'associazione Teramo 3.0.