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9_2022_11_15_20221115_0812.pngI ragazzi del Centro Italia sono attratti dai
licei, quelli del Nord Est puntano sugli istituti tecnici, mentre
quelli di Emilia-Romagna, Puglia, Basilicata e Liguria optano per
i professionali. Lo scenario dell'orientamento scolastico nel
nostro Paese è al centro del Salone Orientamenti di Genova,
organizzato dalla Regione Liguria, che si è aperto oggi ai
Magazzini del Cotone del Porto Antico e si chiuderà giovedì 17
novembre. Quello che è diventato ormai uno degli appuntamenti di
riferimento per il mondo della scuola e del lavoro propone, in
questa 27^ edizione, 350 eventi in presenza e online e 800
testimonial, ospita 140 espositori, 84 aziende che offrono quasi
1.000 opportunità di lavoro alle migliaia di studenti che
parteciperanno con la guida di 400 coetanei chiamati "bussole".
"Orientamenti - ha commentato il presidente di Regione Liguria
Giovanni Toti - è un'occasione fondamentale in cui si parla di
futuro dei nostri giovani, di lavoro, di crescita e di tutto
quello di cui l'Italia ha bisogno. Il Salone è un benchmark
nazionale nel settore della formazione e dell'orientamento perché
in queste sale costruiamo l'infrastruttura più importante del
Paese: testa, volontà e cuore dei ragazzi che saranno il motore
dell'Italia nei prossimi anni".
Il Lazio detiene il primato italiano di studenti iscritti nei
licei (63,4%) soprattutto scientifico, seguito da linguistico e
scienze umane che ha superato anche il classico. In seconda
posizione l'Abruzzo (57,9%) e in terza l'Umbria (55,5%). Veneto
(42,8%) ed E-Romagna (44,2%) agli ultimi due posti per la scelta
dei licei a fronte di una media nazionale del 51%. Di contro i
ragazzi veneti si iscrivono più che altrove negli istituti
tecnici: 38,6%, quasi 7 punti percentuali oltre la media italiana
(31,7%) e su livelli di poco inferiori FVG (37,3%) e Lombardia
(36,2%). Lazio (25%) e Campania (27,3%) le regioni con meno
iscritti. Sul fronte dei professionali la leadership spetta
all'E-Romagna: 20,3% degli iscritti. Al di sopra delle media
italiana (17,3%) anche Puglia (19,4%), Basilicata (19,3%) e
Liguria (18,7%).
In Italia si contano 128 ITS (Istituti Tecnici Superiori)
distribuiti in tutta la Penisola. Ai ragazzi presenti al Salone è
stato raccontato con testimonianze dirette l'universo degli ITS e
delle opportunità che offrono. A parlane con i ragazzi Ilaria
Cavo, ex assessore regionale all'istruzione e formazione della
Regione Liguria, il vice presidente di Confindustria Giovanni
Brugnoli, gli assessori regionali del Lazio Claudio Di Berardino,
della Toscana Alessandra Nardini e Marco Scajola, assessore alla
formazione e orientamento della Regione Liguria.
"Possiamo dire che mai come oggi - afferma Guido Torrielli,
presidente della Rete ITS Italy - è davvero il tempo degli ITS. La
recente riforma ha creato le condizioni per uno sviluppo del
sistema di formazione tecnica post-diploma. Grazie al lavoro che
stiamo svolgendo siamo fiduciosi di poter dare agli Istituti gli
strumenti indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi
fissati, a partire da quello dei 44 mila iscritti nel 2026".
"Quello sugli ITS - ha commentato l'assessore alla Formazione e
all'Orientamento di Regione Liguria Marco Scajola - è un
approfondimento che abbiamo fortemente voluto in questa edizione
di Orientamenti perché i numeri dimostrano il successo e il valore
che portano alle persone e al mondo del lavoro grazie all'alto
contenuto tecnologico e innovativo dei corsi e a un modello basato
sulla collaborazione tra imprese, scuola e università".