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dirickxitalia

Può sorridere davvero la multinazionale belga che ha creduto e ha investito dieci milioni di euro in due anni su Sant'Atto: a distanza di due giorni dal nostro articolo-servizio sulla storia della Dirickx Italia è arrivato, dopo sei mesi di attesa, il "decreto di trasferimento" da parte del giudice fallimentare del Tribunale di Teramo. Non importa se si tratti solo di mera coincidenza, fatto sta che quell'atto è arrivato e questo significa finalmente per l'azienda che produce, per il mercato nazionale ed europeo, reti elettrosaldate, poter mettere piede ed utilizzare lo stabilimento da 3400 mq (+ una palazzina ad uso uffici da 600 mq) acquistato, ad un'asta Soget, a giugno 2022 per 1,7 milioni di euro. I tempi tecnici di notifica dalla Soget alla Dirckx e poi quell'immobile diventerà pienamente della stessa. Si tratta del secondo stabilimento dismesso consecutivo acquistato dall'azienda, il primo da poco meno di 1800 metri quadrati in cui sono operativi tre costosissimi impianti e il secondo, acquistato appunto ad un'asta Soget a maggio, per altro alla seconda chiamata in quanto la multinazionale belga non intendeva assolutamente rischiare di perdere l'occasione (e ha rinunciato quindi ad un notevole risparmio, circa 900 mila euro). Il decreto di trasferimento, atteso per sei mesi, è arrivato. La Dirickx può programmare, così, quel piano di ampliamento produttivo ed occupazionale che aveva convinto (e non era semplice) i fiamminghi a scegliere Sant'Atto, Teramo, L'Abruzzo.