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ponteA chi spetta manutenere il nuovo ponte ciclopedonale sul Vomano? La domanda è ricorrente negli ambienti politici e no, dato che l’opera è integralmente ecocompatibile in legno ed avrà bisogno di considerevoli somme annuali per la sua manutenzione e conservazione. Va detto che l’amministrazione provinciale, che ha avuto estrema ed ingiustificata fretta di tagliare il nastro (in un ponte che lo precisiamo rimane tutt’ora al buio in attesa di allaccio Enel), non ha risposto al quesito. La Regione, che non ha neanche presenziato la cerimonia di inaugurazione, è altresì pressoché latitante. Tutto ciò significherà che saranno dunque i comuni di Pineto e Roseto (in un ipotetico fifty-fifty) a gravarsi di questa incombenza? La cosa diciamo non è piacevole per i due sindaci e di fatto gela un po' i rapporti istituzionali con gli enti a loro sovrastanti. Una situazione similare a Pineto si è creata non molto tempo fa, per la manutenzione dei fiumi, come il Calvano, il Vomano ed il Foggetta. Sembrerebbe sia arrivata qualche settimana fa sul tavolo del primo cittadino una generica missiva della Provincia, in cui si “scaricava” al comune l’onere di manutenere le sponde di fiumi e torrenti ricadenti nel territorio. Il Genio civile, dunque, non avrebbe più competenza ad intervenire? La complessità del sistema di ripartizione dei diritti e doveri in questa materia è certamente maggiore, e non basterebbero queste brevi note per chiarire le “competenze” piene. Stesso discorso per i manufatti come il ponte ciclopedonale dunque. Il dato di fatto, in materia fiumi e torrenti è che, per quest’anno, le uniche opere finanziate di manutenzione torrenti e fiumi sono state pagate ed eseguite dal comune di Pineto (vedasi la pulizia e manutenzione sponde del torrente Calvano). Dunque, è proprio vero che il nostro stato si perde in scivoli di competenze: tutti in prima fila per inaugurare nuovi manufatti, ma le braccia simultaneamente si ritirano nelle opere di manutenzione. Sembrerebbe illogico far cadere sulle già dissestate casse del comune queste costose opere, ma così di fatto è. Non diventa dunque inusuale imbattersi in situazioni critiche dal punti di vista idrogeologico o ingegneristico se non si programmano e finanziano opere di manutenzione da parte di ogni ente (Comune,  Provincia; Regione Stato tramite i PNRR) . Passata l’euforia dell’inaugurazione del ponte (ancora buio in attesa di allaccio Enel), si attenderebbero dunque risposte chiare sulle competenze delle manutenzioni. Questo per evitare di imbattersi in situazioni come per il ponte sul Tordino e sul Salinello ridotti, dopo anni di incuria, in stato di fatiscenza.

MAURO DI CONCETTO