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EDDY RASTELLILa “questione Bonolis”, rilanciata dalla proposta del Piano della Lente di giocare proprio al Bonolis la prima di ritorno, che vedrà in campo il Città di Teramo, non poteva non toccare direttamente la società biancorossa. Non per quel che riguarda l’evento specifico, visto che il Teramo, in quanto “ospite”, giocherà dove indica la società “di casa”, ma per quel che riguarda il destino di quell’impianto, perché è un destino che dovrà incontrare quello della squadra della città.

“Il città di Teramo è la squadra della città,  vuole essere duratura e sostenibile nel tempo,  per cui tutte le valutazioni di carattere sportivo devono essere commisurate alla sostenibilità economica - premette il presidente Eddy Rastelli - solo con infrastrutture adeguate si può pensare di poter far crescere la società calcistica”

Sostenibilità economica non significa, ovviamente, pagare quasi 250 mila euro per poter svolgere allenamenti e partite al Bonolis…

“No, di certo: tutto questo passa attraverso la rivisitazione delle attuali regole....il modello anglosassone dev'essere fonte d'ispirazione e condiviso - spiega Eddy Rastelli - voglio dire che ci si dovrebbe aprire a tutta la provincia, altrimenti non si esce dell'isolamento degli ultimi anni”

Parliamo dello Stadio 

“Nel nostro caso, l'impianto è stato costruito con soldi privati e questo va ricordato, il prossimo anno dovrebbe partire un progetto simile a Latina.... - continua il presidente - secondo ma va rivisto il bando per la gestione, e poi è necessario che l’impianto torni in gara... non possiamo accettare ancora che le società si sfascino e non possiamo sperare che arrivi uno sceicco che venga a fare il calcio a Teramo”.

C’è anche un modello di riferimento

“Mi piace sognare per Teramo un’esperienza simile a quella del Südtirol “.

Nella squadra altoatesina, le quote sono per il 90% in mano a trentadue soci, tra i quali figurano grandi imprenditori, mentre il residuo rende il Südtirol in parte aperto all’azionariato popolare. Inoltre, c’è un tetto salariale (100 mila euro massimo e il 30% del budget è destinato al settore giovanile che rappresenta il cuore del progetto che nel 2021 ha generato plusvalenze reali per un milione di euro. E anche sullo stadio, la gestione è particolare  Il centro sportivo della squadra, è l’orgoglio del Südtirol: struttura unica su tre piani costruita in sei anni seguendo un criterio ascendente – giovanili con sei spogliatoi, prima squadra con palestra e centro fisioterapico. È una struttura collettiva poiché le singole strutture e i cinque campi (due in erba naturale, usati anche dalla Germania come terreno di preparazione per il Mondiale 2018) sono a disposizione di tutti gli atleti dell’Alto  ( dati tratti da pianetagenoa)

Rendere il Bonolis produttivo e non un costoso carrozzone come è oggi, è una delle ricette per il successo

"ll presidente di una società dev'essere uno dei tanti...non solo lui...solo parlando al plurale si da continuità senza incappare nell'isolamento dei numeri primi. A Teramo non c'è mai stata una società con 32 soci...32 soci che conferiscono capitali per 50mila euro a testa sono un milione e mezzo, con quello oltre alla raccolta pubblicitaria, agli incassi vari, ai contributi di lega e pubblici e soprattutto con una gestione affidata alla società sportiva dello stadio, facendo si che attraverso un investimento di risorse private (da ristorare con i ricavi), al fine di renderla pienamente attiva 7 giorni su 7 si potrà realizzare un modello di calcio sostenibile che ci consentirebbe di primeggiare ai massimi livelli. Queto è il modello che vorrei portare a Teramo, perché credo che siano queste le basi del futuro - conclude Rastelli -  e noi vogliamo costruirlo qui… sappiamo che non sarà facile, ma crediamo in quello che facciamo e sogniamo …sogniamo in biancorosso.

 

 ELISABETTA DI CARLO