Sarà l’autopsia a cercare di dare una risposta all’inspiegabile suicidio del dottor Elso Castelli. Nell’aprire l’inchiesta formale sulla morte del conosciutissimo medico, infatti, il sostituto procuratore Silvia Scamurra ha deciso di affidare l’esame autoptico all’anatomopatologo Pino Sciarra. L’incarico formale sarà firmato il 30 dicembre ed è probabile che nello stesso giorno il dottor Sciarra proceda all’autopsia, che potrebbe dare un motivo al gesto estremo del dottor Castelli, chiarendo ad esempio se esistesse una qualche patologia così grave da spingere il medico a scegliere la morte, per risparmiare a sé stesso e ai familiari il dolore di una malattia senza cura. Ma è solo un’ipotesi, solo una teoria, non supportata da nulla, visto che mai Castelli aveva parlato di suoi problemi di salute, né in verità di altre possibili cause di preoccupazione tali da poter spingere una persona a preferire la morte alla vita. Al contrario, era una persona solare, piena di vita è di idee, impegnatissima nella professione e nel sociale.