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Teramo si ferma e piange. Piange Elso Castelli, conosciutissimo e amatissimo medico, che ha deciso di chiudere il suo percorso di vita, affidando ad un colpo di fucile la più dolorosa e - mai come in questo caso - incomprensibile delle decisioni.

Teramo si ferma e piange. Piange Elso Castelli, al santuario della Madonna delle Grazie, vestito di un lutto che spezza i toni e i tempi delle “feste” e consegna a questi primi giorni dell’anno una cerimonia dolorosa. 
Don Antonio Ginaldi e don Christian, con il parroco di Cellino, sono pronti a celebrare il rito funebre, mentre la moglie e figli con tanta compostezza e infinita dolcezza sorridono nel ricevere le condoglianze sul sagrato del Santuario.
C’è il Sindaco di Teramo, gli assessori Di Padova e Di Bonaventura, e anche il Sindaco di Cellino, il paese d’origine, quello che Castelli ha scelto anche per andarsene. C’è tutta la squadra giovanile dell’ASD Colleatterrato, ci sono i vertici della Asl, tantissimi colleghi medici, molti esponenti della vita politica cittadina e ci sono i suoi pazienti. I tantissimi suoi pazienti. Quelli che sapevano di poter contare su di lui, perché lui era un medico d’altri tempi, di quelli che vanno ancora e sempre “a casa” del paziente, di quelli che non si limitano a mandarti una ricetta via mail, di quelli che sanno quanto sia curativo il calore umano, prima ancora che una scatola di pasticche. 
Il santuario si riempie, piano piano.
Quando arriva la salma, (GUARDA IL VIDEO)  su tutto si stende un silenzio irreale. Il tempo si ferma. Don Antonio benedice e si avvia verso l'altare.

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