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ZIPLINEAddio alla zipline. Il progetto da due milioni di euro, che il Comune di Pietracamela aveva ideato, per rilanciare il turismo, sarebbe in procinto di essere cancellato. La Regione, infatti, avrebbe in animo di intervenire una volta per tutte nel “caso” dei Prati di Tivo, con una mossa che - se riesce - potrebbe rivelarsi risolutiva per il futuro di tutto il comprensorio. Alla luce, infatti, dell’eterna stasi che avvolge la più importante stazione sciistica teramana, una stasi che certo non sarà cancellata dalla foga epistolare del Sindaco di Pietracamela, Antonio Villani, che ha all’improvviso deciso di scrivere missive a raffica, quasi a voler dimostrare - vivaddio - un interessamento alle sorti dei Prati, ben sapendo però che l’interessamento si dimostra coi fatti e non con le lettere, peraltro tardive e produttrici di risposte anche “dolorose” per l’amministrazione pretarola, che si è sentita rinfacciare dal liquidatore della Gst, Di Natale, tutte le proprie responsabilità. Torniamo alla zip line. Il progetto, pur interessante, di creare un percorso aereo con cavi in acciaio, per offrire esperienze nuove e gratificanti ai turisti, rischia come si diceva di essere abortito, a vantaggio di un altro progetto, della Regione stavolta, che potrebbe avere un impatto decisivo. L’Emiciclo, infatti, tramite il sottosegretario D’Annuntiis vorrebbe destinare quei due milioni alla Provincia di Teramo, perché li utilizzi per l’acquisto degli impianti dei Prati e li affidi poi in gestione trentennale. Una mossa che potrebbe risolvere lo stallo attuale, riconsegnare un bene pagato con soldi pubblici all’uso pubblico e consentire al più presto (cioè già dall’estate prossima) la riapertura. Come si ricorderà, nel gioco incrociato delle offerte e dei rilanci tra Persia e Finori, la “gara” si è assestata su un prezzo inferiore ai due milioni, cioè la somma destinata alla zipline.