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Quando le previsioni… esagerano. Non è la prima volta, negli ultimi anni, che ci si ritrova a commentare la “mancata emergenza”, o meglio: la non corrispondenza tra le previsioni della vigilia e i fatti. Con il disagio, magari, come in questo caso della chiusura inutile delle scuole. Certo, non è colpa dei Sindaci che hanno giustamente valutato le segnalazioni d’allerta, ma forse in futuro sarebbe il caso di tornare a quelle che erano le prassi dei Sindaci di qualche anno fa, che decidevano la chiusura solo a nevicata accertata. Anche in quel caso, è ovvio, si creano disagi alle famiglie, ma magari si evita di cancellare senza motivo una giornata di scuola. E torniamo alla riflessione iniziale: come è possibile che, con tutte le modernissime tecnologie, i satelliti, le osservazioni scientifiche, si arrivi poi a dichiarare l’allerta neve, con previsione di nevicata che non si realizzano?
«Purtroppo le termiche ed il posizionamento del minimo depressionario sul Gargano hanno fatto sì che il maggior punto di occlusione abbia colpito il basso Abruzzo, ci sono zone del chietino a 400mt con attualmente accumuli nevosi di 30/40cm - spiega il meteorologo di certastampa, Fabrizio Di Sabatino - ora il minimo depressionario è ancora il lenta risalita verso Nord e nelle prossime ore potrebbe provocare ancora qualche nevicata anche da noi. I modelli matematici avevano inquadrato una dinamica diversa sino a ieri, sapevamo che le termiche erano a limite per via della provenienza della discesa fredda, ma visto che eravamo visti nel punto di maggiore occlusione dove le precipitazioni dovevano essere molto abbondanti avevano previsto neve dai 200/300 mt perché il freddo si sarebbe riversato in basso attraverso l'effetto di ricaduta omeotermica. La situazione poi si è mostrata un tantino diversa perché il punto di maggiore convergenza ha toccato il basso Abruzzo ed il Molise. Anche gli stessi bollettini emanati dalla protezione civile ieri lasciano intuire la disamina da noi seguita tanto che hanno emanato un allerta in merito ai comuni e su quello poi che i sindaci prendono le decisioni di chiudere o no le scuole»

Questa la situazione.

Teramo: niente neve in città  (la perturbazione ha colpito soprattutto frazioni come 𝐏𝐨𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐨, 𝐂𝐚𝐩𝐫𝐚𝐟𝐢𝐜𝐨, 𝐅𝐨𝐫𝐜𝐞𝐥𝐥𝐚, 𝐌𝐢𝐚𝐧𝐨, 𝐑𝐚𝐩𝐢𝐧𝐨, 𝐒𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨, 𝐅𝐫𝐨𝐧𝐝𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 𝐞 𝐕𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐒𝐚𝐧 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢, dove dopo un sopralluogo dei funzionari comunali sono state effettuate operazioni di sgombero neve. Ieri sera è entrato in funzione il mezzo spargisale, che dopo essere passato inizialmente nelle zone localizzate ad un'altezza maggiore e in quelle che ospitano gli edifici sensibili, quali ospedale, carcere, caserme di polizia, ha proseguito la sua azione sul resto del territorio comunale.) oggi niente scuole. Bisenti: scuole chiuse, Torricella aperte e situazione tranquilla, Isola neve ma scuole chiuse perché rimangono chiuse il sabato per settimana corta; Montorio (foto sotto) scuole aperte e poca neve;

WhatsApp_Image_2023-01-21_at_09.04.101.jpegCrognaleto: tutto tranquillo, strade percorribili piano neve operativo da ieri pomeriggio in media ci sono circa 30 cm sui 1000 metri naturalmente nelle frazioni più in alto lo strato di neve è maggiore. Rocca Santa Maria: c’è neve, la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado il sabato sono chiuse. Castellalto capoluogo scuole chiuse, Castelnuovo Vomano e Petriccione aperte ma senza trasporto. A Pineto (foto sotto) mareggiata e onde sulla pista ciclabile nella Pineta Catucci.WhatsApp_Image_2023-01-21_at_09.04.58.jpeg