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CANDIDATIPROVINCIA

E' andata avanti fino alle due di notte la riunione del Partito Democratico di ieri sera, in vista del voto di dopodomani per scegliere il nuovo Presidente della Provincia di Teramo. E la linea che è uscita, per quanto contestata da qualcuno e a quanto pare non condivisa da tutti i presenti, è la seguente: allearsi politicamente come unico forte partito di Centrosinistra con il più forte partito di Centrodestra oggi, ossia Fratelli d'Italia. Un'alleanza politica (a prescindere dai nomi in campo) che, domenica in via Milli, dovrà tradursi quindi in una preferenza per il candidato favorito, ossia Domenico Piccioni, sindaco di Tortoreto. Ossia, il candidato indicato e sostenuto da Fratelli d'Italia, terzo polo, area Gatti e area Sandro Mariani. Certo, il rischio che poi la linea ufficiale del Pd di votare Piccioni possa tradursi nel prevedibile valzer dei franchi tiratori è messo in conto dai sostenitori di Piccioni. Note da settimane le differenti anime in casa Pd, con un consigliere regionale come Dino Pepe schieratosi su Camillo D'Angelo o come il consigliere provinciale Mauro Scarpantonio simpatizzante per Massimo Vagnoni. La linea ufficiale del Pd è promuovere un'alleanza politica Centrodestra-Centrosinistra, votare ed eleggere Piccioni. Cosa farà il sindaco del capoluogo, Gianguido D'Alberto e cosa indicherà ai "suoi" adesso? Perchè in ballo ci sono le elezioni cittadine a Teramo. E qualora vincesse domenica sera Piccioni e qualora i "teramani" di maggioranza Pd non votassero Piccioni, si sancirebbe un ennesimo isolamento politico del Capoluogo. Quello stesso capoluogo guidato da un sindaco che ha ancora tanto da dimostrare effettivamente in materia di Ricostruzione. Specie oggi che a fare il Commissario è un uomo di....Fratelli d'Italia.