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annogiudiziario23.webpI reati in Abruzzo sono in lieve calo e sono passati da 25mila e 24mila ma sono in aumento quelli che riguardano i minorenni.

Lo ha detto la presidente della Corte di appello Fabrizia Francabandera nell’ambito della sua relazione sullo stato della giustizia in Abruzzo in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in corso al palazzo di giustizia dell’Aquila.

Il giudice ha anche citato come i femminicidi a livello nazionale siano in lieve diminuzione ma li ha anche definiti “Un fenomeno dolorosissimo punta d’iceberg di violenza alle donne in parte nascoste”. Ha comunque messo in evidenza che l’applicazione del codice rosso ha avuto una svolta positiva per fronteggiare il fenomeno. Ha poi tenuto a ribadire il concetto che stando ai dati l’Italia è uno dei Paesi più sicuri al mondo.

Per quanto riguarda la giustizia minorile sono stati denunciati 153 episodi di violenze tra minori oltre a 18 risse. Ne settore civile si arranca circa lo smaltimento dei procedimenti con riduzione solo negli uffici giudiziari di Pescara e Chieti.

Nella relazione dell’avvocato generale, Alberto Sgambati, si evidenzia che nel suo ufficio la pianta organica registra una perdurante scopertura per cui ci sono 3 magistrati su sei.

In merito alla pianta organica del personale amministrativo si è registrata una scopertura del 38 per cento tanto che su 31 addetti ne sono presenti solo 19.

Lo stesso magistrato conferma che dalle relazioni inviate dai procuratori del distretto non emergono come lo scorso anno variazioni importanti dei dati penali. Ma la carenza cronica di amministrativi causa problemi nelle 4 procure “sopprimende” di Vasto, Lanciano, Sulmona e Avezzano.

Dalla relazione di Sgambati si ha la conferma che tra qualche mese andrà in pensione il procuratore della repubblica antimafia dell’Aquila Michele Renzo “che ha onorato la magistratura italiana”.

Per cui a breve si avvierà il concorso per ricoprire l’importantissimo incarico visti i timori di infiltrazioni mafiose anche in questa regione.

In relazione alla situazione carceraria in Abruzzo non ci sono problemi di sovraffollamento, si legge nella relazione. Nel carcere aquilano, sorvegliato speciale per la presenza del boss Matteo Messina Denaro, ci sono ad esempio 162 detenuti di cui 121 in 41 bis. Lo ha precisato la stessa Francabandera.