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Se da un lato a Pineto c’è giustamente chi protesta per ottenere uno stoccaggio più consone dei rifiuti da parte delle ditte deputate alla gestione del pattume, dall’altro c’è chi invece impunemente gestisce la raccolta differenziata molto male, direi con i piedi. È di ieri la segnalazione sui social, nella frazione Scerne, di bottiglie lasciate fuori dall’apposita campana, quando il contenitore è pressoché vuoto. Si ricorda che la famigerata campana, quando è piena, viene sollevata con un gancio e poi, una volta sopra il cassone, meccanicamente si apre per far scivolare il vetro da riciclo al suo interno. Dunque, tutto ciò che è fuori, rimane sul territorio se l’autista non decide di interrompere le operazioni meccaniche, scende dal camion e si reca per terra a raccogliere il vetro ed il pattume in genere. Perché dunque bisogna essere così menefreghisti ed egoisti? Qualche giorno fa, lo stesso assessore all’ambiente Marta Illuminati, fotografò un cestino stracolmo di immondizia casalinga e scrisse, sul suo profilo, “quando qualcuno ci chiede se è possibile aggiungere secchi, vorrei dirgli: ma per fare cosa? per portarci l'immondizia di casa? Ecco ciò che accade sulla via principale, dove qualche abitante tiene in questo stato un paese con velleità turistiche”. Va detto che, nonostante ogni mattina all’alba ci sono operaie del comune intente a ripulire marciapiedi ed aree pubbliche (del centro soprattutto), la sera non mancano fiumi di cartacce e tanta altra roba lasciata impunemente per terra. Non parliamo poi della situazione quartieri, dove la pulizia non è certo quotidiana e dove si incappa spesso in fiumi di buste e cartacce sparse sul territorio. Ci sarebbe anche da fare un lungo discorso su come, alcuni condomini in paese, hanno “creato” la loro isola ecologica. In alcune aree, infatti, i bidoni sono all’aperto sulla pubblica via (non recintanti e chiusi come prevede il regolamento) e dunque alla mercè di gatti e cani randagi che spargono sulla via le buste divelte ed i rifiuti. Un altro deplorevole aspetto è come si riduce la pineta litoranea soprattutto nel periodo invernale: sovente il comune è costretto ad inviare squadre per ripulire da sacchi e sacchi di pattume abbandonati sotto i pini. Insomma, per questi e tanti altri episodi Pineto si guadagna la maglia nera nel discorso ambiente e raccolta differenziata. “Eppure”, ci scrive una nostra lettrice “basterebbe un po' di attenzione e spirito altruista”. “Che fa questa gente a casa?” si domanda ribattendo Patrizia “spargono per terra i rifiuti invece di usare la pattumiera? È esattamente la stessa cosa.... Si tratta di poco rispetto e molto poco senso civico”.

Mauro Di Concetto