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Come mai l’amministrazione si indigna per gli atti vandalici nel sottopasso della stazione (in area peraltro ampiamente videosorvegliata) e continua a non muovere ciglio su tutti gli altri sottopassi letteralmente devastati dai writer? Diverse settimane fa ci occupammo di questo problema illustrando quelle che erano le peculiarità del paese abbastanza preso di mira dai writer e denunciammo altresì il disagio (ancora irrisolto) vissuto dai giovani del posto sprovvisti di aree aggreganti. Non siamo certo qui a giustificare in alcun modo l’atto vandalico, ma suona molto male questa presa di posizione netta della giunta e della polizia locale giunte solo a completamento dell’opera, dato che tutti gli altri tunnel (ristrutturati dal comune negli anni) sono pieni di dediche, scritte e parole non certo dolci. Per quanto concerne poi il bellissimo tunnel della stazione (uno dei pochi nella nostra regione ad aver beneficiato del progetto della RFI di abbattimento barriere architettoniche) segnalammo che era spesso preda di avventori che urinavano e defecavano al suo interno, nonostante la stazione di Pineto è una delle poche ad avere anche i servizi pubblici. Il dato per noi più preoccupante è il sottopasso di Via De Litio, quotidianamente colmo di bambini dai 3 agli 11 anni, che lo attraversano con i genitori per recarsi nel plesso scolastico di Calvano (il più grande del paese dopo Pineto centro). L’area è senza dubbio devastata da scritte volgari ed in totale stato di incuria. Sono persino presenti feci in avanzato stato di essicazione e ciò lascia pensare che raramente si procede alla radicale pulizia dello stesso. Ovviamente l’area è sprovvista di telecamere di videosorveglianza, nonostante doveva forse essere questa una delle prime ad averla, essendo il comparto di elevata pericolosità. Il tunnel, infatti venne realizzato negli anni ‘90 dall’amministrazione Lemmi per mettere in sicurezza i bambini che, fino all’epoca, erano costretti ad attendere sul ciglio della trafficata Statale Adriatica o addirittura attraversarla. Non parliamo poi del tunnel di collegamento al mare del quartiere delle Nazioni (meglio conosciuto come Santa Maria a Valle), sporco, devastato dai writer e con l’ascensore ridotto molto male. Stessa sorte per i tre sottopassi del rione Corfù e per quello di Via Venezia. Sarebbe il caso di impiantare la videosorveglianza in tutte queste aree e di creare una vera e propria centrale di controllo. Parimenti il comune dovrebbe muoversi per dare ai giovani delle strutture (già presenti ma da lungo tempo chiuse) dove poter trascorrere il loro tempo soprattutto nel periodo invernale.


Mauro di Concetto