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Screenshot_2023-02-26_alle_15.48.58.pngAveva origini teramane Maria Basso, l’80enne “uccisa” in Sicilia da un piatto di spaghetti. La madre della donna, infatti, era di Garrano e proprio a Garrano c’era una casa rimasta a lungo di proprietà della stessa Maria Basso, nella quale ha vissuto a lungo una zia, prima di essere rilevata da un altro ramo della famiglia. Quella di Maria Basso è una vicenda dai molti lati oscuri, la donna infatti viveva a Bassano del Grappa, dopo aver girato mezzo mondo per lavoro. Assunta al Ministero degli Esteri, aveva lavorato a Teheran, in Iran, da dove era fuggita dopo la rivoluzione khomeinista, e poi in Australia e in America. Non era sposata e non aveva figli, da qualche anno era ospite di una casa di riposo sull’Altopiano di Asiago. E’ morta, però, in un’altra casa di riposo, a Catania, dove era stata trasferita da una lontana parente siciliana, ma anche lei di origini teramane, di Piano della Lente per la precisione. E proprio a Catania, Maria Basso avrebbe cambiato il suo testamento e il patrimonio, circa 500 mila euro, che era stato destinato 15 anni fa a un istituto salesiano di Milano sarebbe destinato adesso ad altri che si scopriranno solo quando il testamento verrà aperto. Su tutta la vicenda è stata aperta un’inchiesta, visto che ad ucciderla sarebbero stati gli spaghetti offerti dai siciliani, che le sono finiti nei polmoni, un’eventualità prevedibile dal momento che lei che mangiava solo omogeneizzati a causa di una grave patologia, che non sarebbe stata letale se non avesse ingerito alimenti “pericolosi” come appunto gli speghetti.