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Manipiuma
Non c'è oggi luogo più simbolico, più Resistente del Teatro Luigi De Deo di Loreto Aprutino, nato da una costola di un antico monastero benedettino del XIII sec., divenuto teatro già nel 1886, e gestito caparbiamente dall'Associazione Culturale Lauretana-Teatro del paradosso da più di vent'anni, teatro che grazie all'impegno personale di Fausto Roncone e Giacomo Vallozzaesiste e resiste a due terremoti e una pandemia, grazie anche al nuovo intervento dell'Associazione Fante di Cuore, sempre di Loreto Aprutino, che affianca con nuove energie le attività culturali del nobile paese vestino.

Quindi Francesca Camilla D’Amico non poteva trovare luogo più idoneo per rappresentare il suo nuovo spettacolo partigiano, il Partigiano Piuma, una produzione Bradamante Teatro.

Lo spettacolo della D'Amico, nato da una residenza artistica a Bolzano, trae spunto dal primo romanzo di Italo Calvino,Il sentiero dei nidi di ragno del '47, che la drammaturga pescarese fa suo e riscrive completamente,a partire dal protagonista della vicenda, che non è più il fantastico orfanello calvinianoPin ma Lindo, nome di battaglia Piuma, e che il tutto reincarna nella davvero gloriosa Resistenza abruzzese - vedasi i personaggi di Bruzzese e Tagliacozzo.

Essenziale ed evocativa la scenografia a cura di Elena Beccaro, illuminata da Matteo Panzieri.

Francesca Camilla D’Amico mette in scena così il suo Partigiano Piuma, di cui cura anche la regia, facendone un one woman showdi incredibile dinamismo dove riesce a dar vita a tutti i personaggi – ne ho contati almeno 5, oltre al protagonista, Lindo, che vuole essere un omaggio a Giovanni Lindo Ferretti: nello spettacolo è inserita una canzone dei  CCCP Fedeli alla linea,  Per me lo soAffinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi, 1986 (Link: https://bit.ly/3KEBcvq): il suono è a cura di Isabella Di Bartolomeo – che incrociano la salita in montagna di Lindo, che non cerca la battaglia ma la vita.

MASSIMO RIDOLFI