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TornantepratiLa targa, è ancora lì, tra le piante schiacciate, che silenziosamente ricordano la tragedia dj ieri sera. 

È ancora lì, la targa della Jeep Renegade nella quale viaggiavano due coppie, di ritorno da un pomeriggio spensierato ai Prati di Tivo.

IncitargaÈ ancora lì, la targa della macchina nella quale hanno trovato la morte Giorgio Bellachioma, 43 anni e suo nipote, Andrea Cecca, di 28. Le loro compagne, sono ricoverate al Mazzini di Teramo, dove sono arrivate l’una in codice giallo e l’altra, molto più grave, in codice rosso. Sono vive perchè nel suo volare per 50metri, l’auto le ha sbalzate fuori. 

Giorgio e Andrea erano seduti davanti, per loro non c’è stato nulla da fare.

Sulle cause della tragedia, si rincorrono le ipotesi, a partire da quelle più facili, come l’alcol o la velocità, ma la prima sarebbe da escludere perché i quattro erano stati in un locale Prato e avevano consumato, in quattro, una bottiglia di vino, quindi non certo un’esagerazione. La seconda, quella della velocità o quella che possa essere stato un malore a far perdere il controllo dell’auto provocando l’incidente mortale, sono tutte ipotesi sulle quali stanno lavorando le Forze dell'Ordine. Saranno deterninanti le testimonianze delle sue donne sopravvissute alla tragedia.

GUARDA IL VIDEO DEL LUOGO DELL'INCIDENTE  

Giorgio Bellachioma era di Tivoli, ma aveva deciso di tornare al paese dei suoi genitori, Poggio Umbricchio, e aveva trovato lavoro come operaio a Montorio. Il nipote, Andrea Cecca, era si Castel Madama, ma era venuto con la fidanzata a trovare lo zio, per un fine settimana in Abruzzo. 

QUI IL RECUPERO DEI CORPI DI GIORGIO BELLACHIOMA E ANDREA CECCA

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 Qui sopra la ricostruzione in foto degli ultimi momenti di vita di Giorgio ed Andrea.

Grazie alla collaborazione di: Jonathan Impulliti