• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

bellachiomagiorgio

La procura di Teramo, nella persona del sostituto procuratore Stefano Giovagnoni, ha disposto la restituzione delle salme di Giorgio Bellachioma, 43 anni, di Poggio Umbricchio, e del nipote Andrea Cecca, 28 anni, di Tivoli, morti sabato sera nell'incidente avvenuto lungo la sp43 mentre riscendevano dai Prati di Tivo a bordo di una Jepp Renegade. Le salme sono state riconsegnate ufficialmente alle famiglie, chiamate ora a fissare i funerali di entrambi. E' un momento di profondo sconforto sopratutto per le compagne dei deceduti, rimaste miracolosamente solo ferite. La compagna del 43enne era stata dimessa già domenica, meno di 24 ore ore la tragedia. Insieme alla compagna del 28enne, erano state sbalzate dall'auto durante il drammatico volo dal tornante ed erano finite nella boscaglia, mentre la Jeep coi due uomini completava il tragico salto di oltre 50 metri sul tornante sotto sempre sulla provinciale. Nella mattinata di ieri l'anatomopatologa Gina Quaglione, dietro incarico della procura, aveva eseguito l'ispezione cadaverica su entrambe le salme ed effettuati specifici prelievi dal solo conducente, ossia Andrea Cecca. Era lui, infatti, al volante della Jeep comprata dallo zio Giorgio appena venti giorni prima. Dagli accertamenti in capo ai carabinieri, delegati nelle indagini sulla dinamica dell'incidente, è emerso che Cecca avesse la patente sospesa a seguito di un altro incidente stradale, avvenuto due anni prima, e che lo aveva costretto a stare sulla sedia a rotelle per diverso tempo. Fino alla guarigione che, proprio sabato mattina, stavano festeggiando tutti insieme con una stupenda giornata ai Prati, finita purtroppo nel peggiore dei modi. 

Andreacecca