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Al Giovan Battista Nisii, affinché non si finisca lisi


Mi informo sui fatti internazionali attraverso la BBC – la televisione pubblica inglese per la quale i contribuenti d’oltre Manica pagano obbligatoriamente un canone annuo di 180 euro, pena l’arresto, imposta che, però, sarà abolita, salvo ripensamenti, nel 2027 – da più di vent'anni, e ho trovato vergognose, indecenti le polemiche accesesi in Italia sul "Caso Lineker", soprattutto la visione strumentale offerta da Il Manifesto e la Repubblica, e addirittura Il Fatto Quotidiano, testate che non hanno davvero nulla da insegnare al giornalismo britannico, tanto meno in termini di imparzialità.

Gary Lineker, ex calciatore – bomber notevole, capocannoniere a Messico '86 con 6 goal, ma che non ha mai vinto uno scudetto o una coppa campioni nella sua carriera – e oggi commentatore sportivo della BBC – da anni è parte del cast di Match of the Day, il seguitissimo 90° minuto inglese, per intenderci, ma elevato all’ennesima potenza –, il 7 marzo scrisse un Tweet critico sulla nuova legge sull'immigrazione inglese proposta dall'attuale rattoppatissimo governo conservatore a guida Rishi Sunak – nato in Inghilterra da padre keniano e da madre tanzaniana, di religione indù: anche in fatto di integrazione non abbiamo nulla da insegnare agli inglesi –, dove, sprezzante, dice: "Non c'è un afflusso enorme.  Accogliamo molti meno rifugiati rispetto ad altri grandi paesi europei.  Questa è solo una politica incommensurabilmente crudele rivolta alle persone più vulnerabili in un linguaggio non dissimile da quello usato dalla Germania negli anni '30."

333304124_979453233068204_5695517592685461578_n.jpgEcco, innanzitutto, paragonare il Governo inglese – qualsiasi Governo inglese – a quello nazista è fuori luogo e doloroso, perché le città britanniche furono pesantemente bombardate dalla Luftwaffe durante il Secondo conflitto mondiale facendo decine di migliaia di morti tra i civili: basti ricordare il bombardamento sulla città di Coventry del 14 e 15 novembre del 1940, dove per seppellire tutti i morti si dovette ricorrere a bare di cartone, non potendo neppure garantire degna sepoltura ai1236 civili straziati dalle bombe tedesche casus belli. Mi auguro che Lineker durante il periodo di sospensione abbia avuto l’intelligenza di ripassare un po' di Storia Patria, almeno quella, prima di tornare a parlare, a pancia piena, di pallone e, nel mentre, anche di questioni delle quali dimostra di non avere neppure la benché minima conoscenza, non distinguendo neanche la sostanziale differenza che c’è tra immigrati economici e rifugiati, perché quest’ultimi nessun governo democratico, occidentale, può legittimamente rifiutarsi di accogliere, sulla scorta delle leggi nazionali e internazionali che sanciscono i diritti dei richiedenti asilo ovvero di protezione internazionale: nel 2022 in Gran Bretagna sono sbarcati 45756 immigrati illegali, e sono state presentate 52525 richieste d’asilo, mentre l’Italia resta il paese che, storicamente, ne accoglie meno di rifugiati: nel 2021 ha registrato 45200 richieste d’asilo, quando la Germania ne ha registrate 148200, la Francia 103800, la Spagna 62050: nel 2021 in Italia sono sbarcate, attraversando sui gommoni il Mediterraneo, 67040 disperati.

Ma tornando alla BBC, da quel Tweet tutto de panza del 7 marzo trova motivazione la sospensione dalla partecipazione di Lineker per una settimana al programma sportivo perché il suo commento ha infranto il lapidario comandamento della TV pubblica inglese: Metti le notizie al primo posto, motto a sigillo della garantita imparzialità della rete, perché le opinioni personali del mezzobusto non devono interessare il cittadino, al quale deve essere garantita la notizia in purezza, il fatto e basta, senza imbeccate, in modo che l’ascoltatore si faccia da solo la sua personale opinione sul caso riportato.

Ne è seguito che Tim Davie, Direttore Generale della BBC, ha chiamato nel proprio ufficio Gary Lineker invitandolo a fare un passo indietro, ribadendogli e ricordandogli i principi contrattuali vigenti per chiunque lavori con la rete pubblica, che vieta a tutti i collaboratori, giornalisti e non, di esprimere pubblicamente critiche o opinioni personali sulle notizie date, soprattutto quelle di carattere politico, a garanzia dell'imparzialità della propria informazione. Lineker a quel punto ha rimosso il Tweet del 7 marzo, è rimasto a casa e nel prossimo weekend, terminato il periodo di sospensione, potrà tornare a parlare di pallone a Match of the Day.

La BBC da sempre conduce indagini giornalistiche in Gran Bretagna e nel mondo in totale indipendenza e senza sconti – basti ricordare il programma HARDtalk, dal quale sono usciti infastiditi senza terminare neanche l’intervista non pochi potenti della Terra, che non hanno resistito alle domande garbate ma precise (e insistite perché ancora mancanti di una risposta altrettanto precisa) di Stephen Sackur, ad esempio,del quale proprio non saprei dirvi di che idea politica sia, ed è per questo che è un grande professionista e un grande giornalista come non ne abbiamo mai avuti in Italia, perché di tutti i nostri giornalisti si sa precisamente da che parte stanno, che non è mai quella della notizia, del fatto da riportare e basta –, salva da personalismi e ideologie, nel pieno servizio pubblico del diritto all'informazione dei propri cittadini, e non solo: le opinioni personali, soprattutto se di carattere politico, in Inghilterra devono restare a casa, non interessano: non sono notizie.

Put the news first.


MASSIMO RIDOLFI

Link BBC: https://www.bbc.co.uk/news/live/entertainment-arts-64938252

Link Il Manifesto: https://ilmanifesto.it/lineker-reintegrato-i-tory-vogliono-decapitare-la-bbc