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Rockymarciano

WhatsApp_Image_2023-08-23_at_23.04.42.jpegQuando, nei primissimi anni del secolo scorso, Pierino Marchegiano lasció Ripa Teatina, per  andare a cercare fortuna in America, non avrebbe mai immaginato che, un giorno, in quel paese, sarebbe tornato uno dei suoi sei figli… e l’avrebbero chiamato leggenda. Pierino, andandosene, portó nel cuore la memoria di quei luoghi, il suono delle voci familiari e di un dialetto che avrebbe dovuto sostituire con la lingua dei “…‘mericani”, ma anche un odore e un sapore, quelli di una tradizione antichissima, quella che avrebbe poi portato suo figlio Rocco in paese, proprio per quel sapore e quell’odore del quale, da sempre, suo padre gli aveva parlato. La porchetta. A Ripa, da sempre, quella della cottura del porco è scuola di maestria e si magia, e si raccontano storie antichissime di ricette, di persone, di maestri, di famiglie. Di vita e di passione.

E anche di intrecci che, proprio in onore al culto del maiale e grazie alla presenza dei Farnese nella vicina Ortona, lega Ripa Teatina ad un’altra capitale di quel sapore: Campli. Ed è proprio grazie a Campli, alla prima sagra per la precisione, che la leggenda Rocky Marciano decise di tornare a Ripa. Il pugile che ha affidato alla storia il record di imbattibilità: campione del mondo dei massimi con 49 incontri e 49 vittorie, di cui 43 per KO e 20 entro la terza ripresa, aveva infatti accettato l’invito di tornate al paese di suo padre, grazie all’invito che gli era venuto da Antonio Bucci, primo vincitore della prima edizione della Sagra della Porchetta, nel 1964.  Ieri sera, nell’ultima notte della sagra del 2023, dopo 58 anni, i diplomi e le foto di quella prima festa sono tornati a Campli, grazie a Francesco Bucci, figlio di Antonio e all’epoca dodicenne assistente del padre, rinomato maestro porchetta io. Un’occasione per ricordare quella    prima sagra (ASCOLTA QUI FRANCESCO BUCCI) e per rievocare quel viaggio al contrario che il più grande pugile di tutti i tempi, così iconico dall’essere divenuto leggenda già in vita, fece per assaggiare proprio la “porchetta più buona del Mondo, perché ha vinto a Campli”, come gli dissero nell’invito che, ai microfoni di Certastampa, il Sindaco di Ripa Teatina, Roberto Luciani ha voluto ricordare (ASCOLTALO QUI). Sul filo della memoria e del sapore, ieri sera il borgo Farnese, uno tra i più belli d’Italia, ha visto rievocare una storia di passioni e di nostalgie, ma anche di successi e di me). Sul filo della memoria e del sapore, ieri sera il sindaco del borgo Farnese, uno tra i borghi più belli d’Italia, Federico Agostinelli ha accolto questi ospiti "storici" (foto sopra) e ha visto rievocare una storia di passioni e di nostalgie, ma anche di successi e di emozioni.