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Don Pietro Lalloni, parroco della chiesetta di Santa Maria in Cartecchio, in una stringata nota questa mattina si è limitato a comunicare che la “Mostra mercato dell’agricoltura e dell’artigianato”, prevista per domenica 21 settembre nell’ambito del programma per i festeggiamenti del santo Patrono, Santa Maria in Cartecchio, non si terrà. Il perché è così sintetizzato: "Per sopraggiunti motivi indipendenti dalla volontà del  Comitato organizzatore. Il Comitato si scusa per l’inconveniente con i cittadini interessati e con i produttori espositori che avevano annunciato la loro adesione". Una nota però che non spiega i veri motivi dell'annullamento della mostra-mercato, fino a metà secolo scorso una delle più frequentate della provincia di Teramo. Angelo Tancredi, uno dei membri del Comitato organizzatore, non fa tesoro delle vere motivazioni e soprattutto non nasconde la profonda delusione "per il disinteresse manifestato dai commercianti, dai venditori ambulanti, verso la mostra-mercato". Nessuna autorizzazione negata dal Comune: "Assolutamente, anzi…il Comitato è grato al settore Commercio del Comune di Teramo, all'assessore Marco Tancredi, agli impiegati Glauco Falasca e Manola Di Franco", spiega Angelo Tancredi, "per l'assoluta disponibilità data e per la serie di contatti intrapresi per garantire il regolare  e pieno svolgimento della mostra-mercato. Almeno una quindicina di espositori sarebbero dovuti recarsi in Comune per depositare la richiesta dell'autorizzazione all'occupazione del suolo pubblico, ma soltanto due si sono presentati….Il problema non è alcuna autorizzazione mancata, bensì le richieste affatto presentate, nonostante la spesa minima che avrebbero dovuto sostenere: tra i 9 e i 20 euro al massimo, a seconda dell'ampiezza di bancarelle e stand espositivi. Colpa dei venditori ambulanti disinteressati, in sintesi. "Peccato, un'occasione persa per ridare lustro ad una storica mostra-mercato che avrebbe sicuramente arricchito, come accadeva decenni fa, la festa patronale qui in zona Cartecchio", commenta Tancredi. E non è mancato, tra gli organizzatori, anche al peggio…ad esempio che ci sia stata una forma di boicottaggio di una festa che, in piccolo, avrebbe ripresentato le caratteristiche della più grande Festa dell'agricoltura.