• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie
Non ci sono indagati al momento per l'omicidio di Renato Bellisari, il cui cadavere è stato scoperto solo ieri sera nella cucina della sua casa in pieno centro storico a Intermesoli, frazione di Pietracamela alle pendìci del Gran Sasso. La morte risalirebbe al tardo pomeriggio di giovedì. La procura ha aperto immediatamente un fascicolo per omicidio ma il pm titolare del caso, Andrea De Feis, non ha ancora iscritto nessuno nel registro degli indagati. La conferma dell'orario del decesso del pensionato 76enne, trovato riverso in casa col cranio sfondato, dall'esame autoptico che si svolgerà all'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo, affidato all'anatomopatologo Giuseppe Sciarra che, già ieri sera tardi, ha ispezionato il cadavere confermando la morte per un'emorragia (shock emorragico) dovuta a colpi inferti dall'alto verso il basso. I carabinieri del Reparto Operativo, nel corso dei rilievi, non hanno rintracciato l'arma usata per massacrare il capo dell'anziano: si cerca un corpo contundente. Escluso l'uso di un'arma da taglio. Il corpo contundente potrebbe essere stato recuperato dalla stessa abitazione dell'anziano ucciso. La scena del crimine resterebbe circoscritta alla cucina: l'omicidio si è consumato lì. L'ipotesi della rapina sfumerebbe col passar delle ore: il secondo piano è completamente intatto, ogni cassetto è stato ritrovato chiuso, nulla fuori posto se non la traccia di una colluttazione per via di una tazzina e due piatti volati a terra e finiti in frantumi. Quando i Vigili del Fuoco sono arrivati, chiamati da una vicina di casa che non vede il 76enne dalle 16.30 di giovedì, hanno trovato la porta d'ingresso al civico 2 di via Beracca regolarmente chiusa ma non a chiave. La vittima ha aperto dunque al suo assassino? O è rientrato in casa mentre qualcuno vi si era già introdotto? Altro dato: giovedì pioveva a dirotto e Intermesoli era praticamente vuota, nessuno era in strada. Questo potrebbe aver incoraggiato il presunto assassino (o più di uno?) ad agire e ne avrebbe coperto la fuga. Quando alle 19 un cugino di sangue (Corrado Bellisari, ex vice sindaco di Pietracamela) si è recato a casa del parente per consegnargli alcuni farmaci non ha ricevuto risposta: l'omicidio potrebbe essersi consumato dunque proprio tra le 16.30, quando Bellisari è stato visto per l'ultima volta, e le 19, momento in cui non ha risposto al cugino. L'ipotesi della rapina sarebbe inficiata dal ritrovamento di un'abitazione affatto messa a soqquadro e dal fatto che, almeno ad una primissima verifica degli investigatori, pare non mancasse nulla in casa. E soprattutto, l'anziano non era solito tenere con sè somme di denaro e aveva scelto di dotare di sbarre tutte le finestre della propria abitazione. Ma questo non ha impedito al suo omicida di ucciderlo. Da stanotte sfilano in caserma frequentatori e residenti della frazione di Intermesoli, convocati dai carabinieri della stazione di Pietracamela. Domani, intanto, arriverà a Teramo l'unica sorella della vittima, Chiara Bellisari, che vive in Canada insieme all'unica figlia, Tina. La salma del 76enne si trova all'obitorio dell'ospedale di Teramo. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) renato bellisari per sito   Jpeg Jpeg Jpeg 20140926-230006-82806349.jpg