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Buon fine settimana e ben risentiti a tutti, stiamo assistendo oramai da molti giorni alle incursioni perturbate atlantiche che si muovono principalmente da Ovest verso Est, distribuendo di fatto le precipitazioni sempre sulle medesime zone, segnatamente sul settentrione e sulle centrali tirreniche, oltretutto fra Liguria e Toscana le piogge abbondanti hanno prodotto ingenti danni, dovuti a vari straripamenti di torrenti e corsi d'acqua.
Viceversa, altro mondo sui settori orientali del paese, compreso le nostre zone adriatiche, che continuano a risentire oramai da diversi mesi da una siccità imperante, causata dapprima dall'alta pressione sub tropicale nei mesi di luglio, agosto e settembre e successivamente dalle correnti occidentali atlantiche, fioriere di vere e proprie continue tempeste libecciali.
Attualmente, passata la variabilità nella giornata di domani, che produrrà qualche precipitazione sui settori occidentali anche della nostra regione, con i soliti sporadici sconfinamenti sui settori orientali, il tempo è previsto in progressivo e generale miglioramento ad inizio nuova settimana, con il ritorno a condizioni più stabili su tutta la penisola grazie all' espansione del campo di alta pressione dal contributo sub tropicale che padroneggierá la scena meteorologica almeno sino alla giornata di giovedì prossimo, i cieli quindi risulterànno spesso non del tutto sereni a causa del passaggio di nubi alte di tipo stratiforme, oltre alle foschie e le nebbie che si andranno a formare nottetempo nelle conche e nelle vallate delle regioni centro/settentrionali.
Le temperature si riporteranno temporaneamente sopra le medie del periodo, principalmente nei valori diurni quando i termometri si attesteranno attorno ai 20°C.
Ma attenzione, "l'estate di S. Martino" potrebbe avere vita assai breve, infatti dal prossimo fine settimana una veloce incursione fredda Nord Atlantica, irromperebbe da Nord, grazie alla spinta dinamica operata dall' anticiclone atlantico che si protenderebbe sui meridiani, azionando di fatto la discesa fredda della corrente a getto direttamente dalle medie alte latitudini.
Ne deriverebbe una brusca caduta termica, oltre che al ritorno delle precipitazioni che stando agli ultimi aggiornamenti questa volta andrebbero a favorire le regioni centro/orientali, con la neve che potrebbe tornare ad imbiancare le cime abruzzesi sopra i 1000mt di quota.
Su questa ultima tendenza vi invito a seguire i prossimi aggiornamenti, vi auguro di nuovo un buon fine settimana.

A cura di FABRIZIO DI SABATINO
TECNICO METEOROLOGO