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A-H-WEB.jpg"Aveva doti e un'intelligenza superiore alla norma. Un ragazzo bravissimo, educato, molto rispettoso degli altri e bravo a livello didattico, in tutte le materie. Era un amante del suo indirizzo, sistemi informativi aziendali, infatti in informatica era 'trainante', come ci riferiva sempre l'insegnante. Andava bene a scuola. Era bravo in tutte le materie. Ho parlato con diversi suoi compagni e miei colleghi: siamo tutti esterrefatti, un classico pugno allo stomaco, nessuno se lo aspettava". Sono le parole di sconcerto di William Di Marco,
insegnante di materie letterarie del sedicenne che ieri sera, a Roseto degli Abruzzi, è stato trovato in fin di vita nella sua camera con una cintura stretta al collo. Inutili sono stati, purtroppo, i soccorsi pur tempestivi e i tentativi di salvarlo. "Era molto ligio alle regole della scuola e riservato. I genitori sono  venuti agli incontri scolastici - prosegue l'insegnante - Lui stesso partecipava anche a tanti incontri e convegni di storia che noi organizzavamo. Non solo per la sua bravura, ma anche per la normalità dei suoi comportamenti, il fatto che possa aver compiuto questo gesto ci lascia increduli.

Era iscritto alla 3A all'Istituto Moretti indirizzo informatico. Giovedì scorso, giorno dell'ultima apertura prima delle vacanze di Pasqua, era il solito ragazzo, tranquillo e si è comportato normalmente con gli amici di classe. Nulla che potesse far pensare ad un gesto del genere sia tra gli alunni che tra gli amici di classe. A scuola nessuno crede all'ipotesi che si sia tolto la vita perchè oggetto di qualche gioco on line che possa averlo influenzato fino a togliersi la vita. Si attende di capire quando si faranno i funerali perchè la scuola sarà presente compatta nell'ultimo saluto al giovane.

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"Con profondo sgomento ho appreso la tremenda notizia che ha colpito il cuore della nostra comunità. Un giovane, un adolescente, un figlio della nostra città che ha scelto di togliersi la vita. Di fronte a tragedie come queste è doveroso evitare qualsiasi giudizio e stringerci, uniti, a una famiglia colpita da un dolore profondo e inimmaginabile". E' il messaggio del sindaco di Roseto degli Abruzzi (Teramo), Mario Nugnes, in merito alla tragedia avvenuta ieri sera, quando un sedicenne è stato trovato agonizzante, in casa, con una cintura stretta al collo e poi è morto, nonostante i tentativi di soccorso.
"È un momento che richiede una profonda riflessione in ognuno di noi - conclude il sindaco - dove le parole non bastano, e nel quale dobbiamo continuare a interrogarci e a riflettere in rispettoso silenzio".