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LANDINI11.jpegPUBBLICO.jpegIl governo sta cercando di scegliere lui chi sono i sindacati con cui discutere: quando vai ai tavoli di trattativa c'è una quantità di associazioni che non hanno alcuna rappresentanza e sono lì perchè chiamati dal governo. Non funziona così. Come i cittadini hanno diritto di votare per eleggere un governo, i lavoratori devono avere il diritto loro di eleggersi i sindacati. La democrazia che i sindacati è che devono essere scelti da chi lavora, non il governo o le controparti che scelgono chi gli conviene. Credo che questo sia un tema che riguarda proprio i contenuti fondamentali della nostra democrazia e del valore della nostra costituzione". Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a Teramo per l'assemblea regionale del sindacato. 

"E' sotto gli occhi di tutti che non hanno tassato gli extra profitti: hanno fatto un gran casino ad agosto dello scorso anno dicendo che loro tassavano di tutto, in realtà le banche non hanno mai avuto tanti profitti come quest'anno e non hanno pagato per i profitti che hanno fatto, anzi li hanno redistribuiti. Il paradosso è che siamo in una inflazione come riconosciuto da tutti che è dovuta non l'aumento dei salari, ma all'aumento dei profitti, e siamo di fronte al fatto che siamo il paese che ha avuto profitti più alti di fronte ai salari più bassi d'Europa". E' uno dei passaggi delle dichiarazioni a margine della assemblea regionale Cgil in Abruzzo e Molise di Maurizio Landini. "Per noi - ha proseguito - c'è la necessità oggi di rinnovare i contratti nazionali, di chiedere aumenti come si sta facendo, e alcuni risultati si sono ottenuti ma non sono sufficienti. E dall'altra parte c'è necessità di una vera riforma fiscale che vada a tassare seriamente non il lavoro dipende o i pensionati, ma appunto i profitti, gli extra profitti, la rendita finanziaria e soprattutto bisogna fare una vera lotta all'evasione fiscale, mentre qui vengono parlare di condoni. Da ultimo ieri addirittura il governo sta pensando ad ulteriori condoni, siamo alla follia". 

Per Maurizio Landini i nuovi tagli alla sanità vanno respinti anche perchè "Vedo che tutte le stesse regioni hanno posto il problema che non è più accettabile continuare sulla strada dei tagli. Mi auguro che oltre a lamentarsi scendano anche in piazza". A Teramo per la kermesse della Cgil regionale Landini ha continuato spiegando che: "Si sta smantellando la sanità pubblica e il diritto fondamentale delle persone che è quello della cura. Lo scorso anno nove milioni di persone hanno speso un miliardo per curarsi. Siamo alla follia che i lavoratori dipendenti e pensionati pagano ogni mese un contributo giusto per avere la sanità pubblica ma i tagli che sono stati fatti in questi anni determinano che hai liste d'attesa infinite, che se non paghi non hai la visita, e non è più accettabile. Dietro questo disegno c'è la privatizzazione della sanità mentre bisogna fare investimenti, aumentare e fare assunzioni di medici e infermieri, esattamente l'opposto di quello che sta accadendo.".

"Le leggi le fa il Parlamento e siccome in questi vent'anni tutti i governi che ci sono stati ha fatto le leggi balorde, abbiamo deciso e lanceremo nei prossimi giorni la raccolta delle firme per fare un referendum che abroghino le leggi sbagliate che sono state fatte perché il lavoro deve tornare al centro, le persone devono tornare al centro". Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini a margine dell'assemblea Cgil Abruzzo e Molise a Teramo. "Penso che noi dobbiamo ascoltare ancora di più le persone, che dobbiamo essere ancora più vicino alle persone, ai giovani, ai precari, a quelli che fanno fatica a trovare un lavoro. Ma dobbiamo dire loro che è il momento di reagire, di mobilitarsi, di scendere in piazza e vogliamo mettere a disposizione anche lo strumento del referendum. Perché attraverso il referendum i singoli cittadini possono dire basta alla precarietà, basta morire sul lavoro, basta avere diritti diversi. Le persone che lavorano debbono avere gli stessi diritti e le stesse battaglie: vogliamo farlo sostenendo la manifestazione con scioperi ma anche con il referendum come diritto di tutti i cittadini. Ci auguriamo sia il momento della riscossa e della reazione", ha concluso Landini.