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Convinto che il figlio sia disperso in mare dopo essere andato a pesca con un gommone, lo va a cercare a bordo di un acquascooter, ma il mezzo inizia ad imbarcare acqua e ad affondare e lui rimane in mare per quasi tre ore, prima di essere recuperato. Protagonista dell'episodio, avvenuto tra Montesilvano (Pescara) e Pescara, è un 55enne del capoluogo adriatico, ora in ospedale in condizioni che non destano preoccupazione, nonostante una sindrome da assideramento. Stando alla ricostruzione, l'uomo nel pomeriggio è uscito con l'acquascooter per cercare il figlio. Attorno alle 18.30 l'equipaggio di un natante ha segnalato alla Capitaneria di Porto la presenza di una moto d'acqua che stava affondando, senza il conducente. A quel punto sono scattate le ricerche a cui hanno preso parte tre imbarcazioni della Guardia costiera, una della Polizia e una della Guardia di Finanza. In serata, attorno alle 20, due balneatori di Montesilvano, Gianluca Cantagallo e Luca Ciaramellano, titolare dello stabilimento 'Bagni Luca', hanno lanciato l'allarme per una persona che chiedeva aiuto in acqua, ad alcune centinaia di metri dalla riva. Sul posto sono subito arrivati gli uomini della squadra Volanti, diretti da Dante Cosentino, che hanno indicato alle imbarcazioni la posizione dell'uomo, poi recuperato dalla Polmare. Il 55enne è stato trasportato fino al porto di Pescara, dove ad attenderlo c'era il personale del 118. A coordinare le operazioni di ricerca e soccorso è stata la Capitaneria di Porto. Nessun problema per il figlio dell'uomo, che, nel frattempo, era rientrato a casa regolarmente. ospedale pescara