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Una sfida a colpi di citazioni, logica e dialettica. Si è svolta alcuni giorni fa, nell’aula Falcone-Borsellino del tribunale di Teramo, la prima gara di qualificazione territoriale del “Torneo della Disputa Dire e Contraddire”, tradizionale competizione di retorica forense organizzata dal Consiglio Nazionale Forense e oggetto dal 2020 di un protocollo d’intesa tra lo stesso CNF e il Ministero dell’Istruzione.
Nella gara svoltasi a Teramo, gli studenti del liceo Maior e dell’ITS Aterno Manthonè di Pescara si sono confrontati con gli studenti del liceo Delfico-Montauti di Teramo. E oggetto della disputa è stata una frase del celebre giurista Piero Calamandrei che recita: “La libertà è condizione ineliminabile della legalità. Dove non vi è libertà non vi è legalità”.
Entrambe le squadre hanno dato prova di grande capacità dialettica. A vincere sono stati gli studenti teramani, che adesso devono prepararsi ad affrontare la prossima gara di qualificazione territoriale che vedrà come avversari gli studenti di Fermo o di Perugia.
Il Torneo della Disputa Dire e Contraddire è nato a Taranto nel 2017 a cura degli avvocati Vincenzo di Maggio e Angela Mazzia, si propone di insegnare ai giovani a comunicare, in maniera efficace ed efficiente, affinché attraverso la parola si possano costruire relazioni positive e sempre rispettose del punto di vista altrui.
«La valenza formativa di questo torneo, che vede l’avvocatura e la scuola operare insieme per trasmettere ai giovani i valori della cittadinanza attiva, è stata davvero significativa – dichiarano i presidenti degli Ordini degli avvocati di Teramo e Pescara, rispettivamente Antonio Lessiani e Federico Squartecchia – e importante, in tal senso, è stata la collaborazione tra docenti e avvocati che si sono occupati di affiancare gli studenti nella fase preparatoria. Una sinergia che si è rivelata determinante nella conduzione del progetto».
Gli studenti del liceo Delfico-Montauti sono stati affiancati dalle docenti Marta Vittorini e Mara Scarpone e dal docente Stefano Boero. Referente del progetto per l’Ordine degli Avvocati di Teramo è l’avvocata Giulia Forlini, affiancata dai colleghi Stefano Franchi, Federica Benguardato, Angela Ronchi, Magda Di Taranto e Pietro Ferrari. Per l’Ordine degli Avvocati di Pescara referente del progetto è l’avvocata Antonella Zuccarini affiancata dai colleghi Roberto de Rosa, Chiara Sabatini, Giulia di Cesare, Sfefano Di Matteo, Luca Giuseppe D’Incecco, Giandomenico Croce, Maria Croce, Vittoria Colangelo, Francesca Chicchiricò e Teresa Francese.
La disputa svoltasi a Teramo è stata presieduta dalla giuria composta da Luca Tirabassi (presidente dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona), Rita Capanna Piscè (segretaria Ordine degli Avvocati di Teramo) e Claudia Tambone (consigliera Ordine degli Avvocati di Pescara).