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parolisi6 Dopo il proscioglimento dinanzi al tribunale militare di Roma, Salvatore Parolisi incassa un'altra assoluzione, stavolta dal gip del tribunale di Napoli. L'ex caporalmaggiore dell'Esercito, condannato a 30 anni di reclusione per l'omicidio della moglie, Melania Rea, era accusato di aver fatto sparire, in maniera fraudolenta, il proprio 'tesoretto', risparmi delle sue attività di missione e di soldato, commettendo in questo modo il reato di "mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice". Il gip ha rigettato l'opposizione all'archiviazione già decisa dalla procura della notizia di reato. Per il giudice napoletano, Parolisi non ha distratto soldi dal suo conto corrente per sottrarsi agli obblighi risarcitori stabiliti a suo carico dalla sentenza del gup di Teramo, Marina Tommolini - che lo aveva condannato in primo grado, il 26 ottobre 2012, all' ergastolo - ma al contrario, ha utilizzato i suoi risparmi in modo legittimo, corretto e trasparente, senza quindi, compiere alcun reato. "Siamo soddisfatti perché il gip ha accolto integralmente le nostre argomentazioni difensive - hanno commentato i suoi legali Nicodemo Gentile e Federica Benguardato - e con il suo provvedimento ha ristabilito una 'verità', che per molto tempo, in modo assolutamente ingiusto, è stata messa in discussione".