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AGGIORNAMENTO - Finiscono quindici ore di angoscia ad Atri: pochi minuti fa il 47enne asserragliato un casa è stato fatto uscire. Il 118 lo ha caricato in ambulanza e tradotto in ospedale "Grazie a tutti" sono state le prime parole del meccanico 47enne rimasto barricato in casa, armato, per quasi 20 ore, dopo il blitz dei Nocs. Le ha riferite il sindaco di Atri (Teramo), Gabriele Astolfi, salito un attimo sul mezzo del 118 che poco dopo avrebbe condotto l'uomo in ospedale. "Ho potuto parlare per un attimo con lui in ambulanza. Ringraziava tutti, stranamente. L'ho trovato provato, stanco, ma in buone condizioni. Appena mi ha visto mi ha salutato. Era una persona tranquilla, per quello che lo conoscevo io. L'importante é che tutto sia andato bene. Per questo voglio ringraziare il Questore e tutte le forze dell'ordine per l'ottimo lavoro svolto". "I poliziotti - è stato ancora il suo racconto - hanno gettato una piccola carica esplosiva con un flash bag per stordire l'uomo e sono entrati. C'é stato un gran lavoro che ha permesso di evitare vittime o feriti. Era complicato entrare. Lui si era barricato nella parte bassa della casa dove c'é un'officina. Aveva armi, ma anche taniche di benzina e attrezzi e utensili da lavoro. Fortunatamente é andato tutto bene". I dettagli sull'operazione dei Reparti speciali saranno resi noti in un incontro con i giornalisti, nella Questura di Teramo, in tarda mattinata. Se non cederà, faranno irruzione loro: i Nocs, i carabinieri del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza, sono posizionati all'esterno dell'abitazione in cui, da ieri sera, si è barricato con la disponibilità di dieci fucili, un agricoltore 47enne del posto. Da ieri sera la casa è circondata da carabinieri, poliziotti, agenti della squadra mobile di Teramo: un dispiegamento di forze dell'ordine cui, da stanotte, si sono aggiunti appunto i Nocs. L'uomo, intorno alle 5, avrebbe nuovamente minacciato di uccidersi utilizzando una delle armi regolarmente detenute in casa. Vani sono stati i tentativi dell'equipe di psicologi che, intorno a mezzanotte, hanno dialogato con il 47enne per convincerlo a desistere ed uscire. L'uomo minaccia di sparare a chiunque si avvicini. I Nocs si sono posizionati all'esterno e, da un momento all'altro, qualora la situazione non dovesse evolvere in positivo, irromperanno all'interno dell'appartamento. Tutto è iniziato ieri pomeriggio quando, stando quanto riferito dai familiari, il 47enne avrebbe avuto un violento litigio col padre. Proprio l'anziano, vedendo il figlio chiudersi nella casa al piano terra dove sono regolarmente detenuti i fucili essendo lui un cacciatore, ha temuto il peggio e chiesto l'intervento del 113. Il 47enne nella vita fa il meccanico e abita in una casa rurale nelle campagne tra Atri e Silvi, in contrada Montagnola, assieme ai genitori e una sorella. In allerta da ieri sera le ambulanze del 118.Fino all'alba sul posto c'è stato anche il sindaco di Atri Gabriele Astolfi. Dopo una notte di angoscia, nulla è cambiato: il meccanico è rimasto asserragliato all’interno dell’alloggio minacciando di farla finita. Ora i Nocs si preparano all'irruzione. 20030312152012 IMG_3305.JPG IMG_3304.JPG IMG_3302.JPG IMG_3303.JPG