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Screenshot_2025-01-27_alle_18.59.49.pngAd onta delle trionfali asserzioni politiche e ministeriali, permane e permarrà, se non affrontata con
determinazione e senso di responsabilità, l’annosa carenza strutturale degli organici della Polizia Penitenziaria
in servizio negli 8 Istituti detentivi abruzzesi. Dal recente incontro svoltosi ancòra nella sede romana del
Provveditorato regionale, in attesa, si auspica breve, del ripristino degli Uffici di Pescara, è emerso che
l’Abruzzo disporrà di un incremento di 72 unità, tuttavia teoriche. A tale somma occorre detrarre innanzitutto
20 pensionamenti, già in atto e programmati entro il 31 dicembre, con l’ulteriore aliquota dei partecipanti 40 al
Corso di formazione per Vice Sovrintendenti che vanificherà le risorse umane destinate, data la vastità degli
interessati, con l’effetto che solo 12 saranno realmente disponibili. Paradigmatica dell’assurdo metodo la
prospettiva per Sulmona, destinataria di 27 apporti, di cui 4 già in prepensionamento, 12 destinati al
Corso Vice Sovrintendenti, 3 prossimi al trasferimento. Dai 27 propagandati a soli 8 realmente
utilizzabili!
Risultano cacofoniche e irritanti, giacché sistematiche e periodicamente reiterate, le encomiastiche
dichiarazioni delle autorità nazionali preposte, da tempo rese edotte della insostenibilità della fattispecie, ma
puntuali nel replicare determinazioni ingannevoli e di mera quanto vuota, come nel caso di specie degli organici
del Corpo, facciata.
Il Segretario Regionale
Giuseppe NINU