Il  2 maggio si svolgeranno, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, gli interrogatori di garanzia per Joka Vincent, 28enne albanese; Francesco Arena, 68enne calabrese residente ad Alba Adriatica e noto come: "Franco il calabrese"; e Matteo Attorrese, 40enne originario di Tortoreto. I tre uomini sono stati arrestati con l'accusa di estorsione aggravata, minacce e tentata pianificazione di sequestro di persona a scopo di omicidio, ai danni di un albergatore della zona: di Tortoreto. Le misure cautelari in carcere sono state disposte dal gip su richiesta del pm Stefano Giovagnoni. Secondo la ricostruzione della Procura, e pubblicata oggi da Il Messaggero, l'albergatore sarebbe stato costretto a consegnare una somma di circa 4.000 euro per evitare furti e danneggiamenti alla sua struttura ricettiva. Le pressioni non si sarebbero fermate al denaro: la vittima avrebbe anche subito l'imposizione di ospitare illegalmente Vincent e altri presunti complici all'interno dell'hotel, trasformato di fatto in un rifugio clandestino.

L'indagine ha subito un'accelerazione decisiva grazie auna rete di intercettazioni telefoniche e ambientali, integrate da pedinamenti e appostamenti. Il momento cruciale è avvenuto con la cattura di Joka Vincent, avvenuta il 16 marzo scorso a Tortoreto, dopo oltre due anni di latitanza. Il progetto, secondo quanto emerso dalle indagini, prevedeva il rapimento e l'eliminazione dell'uomo, un'azione ben pianificata che ha spinto gli investigatori ad agire tempestivamente per scongiurare conseguenze irreversibili. Gli inquirenti parlano di contatti frequenti, metodici e indicativi di una struttura organizzata, con ruoli ben definiti e una chiara intenzione di andare fino in fondo. Si ipotizza il coinvolgimento di altri malviventi, che sono in fase di identificazione.