«E’ ovviamente una fase di passaggio, quella dell’affidamento della gestione dello Stadio Bonolis alla TeAm, perché quella che va definita è la visione generale, non limitata ad un periodo limitato, quale è quello che ci accompagnerà fino al bando per la gestione…».
Abbiamo imparato, in questi primi mesi del suo mandato, a riconoscere nelle parole dell’assessore ai Lavori Pubblici Marco Di Marcantonio, un pragmatismo inedito in politica, una capacità di sintesi e di percezione dell’essenziale che, al contrario, mai avevamo intuito nell’annunceria trionfante del suo predecessore Cavallari.
E la visione della vicenda Bonolis, così come la declina Di Marcantonio, ne è la conferma: «Non possiamo e non dobbiamo procedere per affidamenti o per parcellizzazione dello Stadio - spiega - io penso che dovremmo cogliere l’occasione dell’essere tornati “artefici del nostro destino” per segnare una strada chiara per il futuro di quell’impianto».
Quando parla di futuro, Di Marcantonio si proietta davvero in una visione diversa: «Il fatto che non sia ancora andata a gara la gestione commerciale del Bonolis, potrebbe trasformarsi da ritardo in occasione - dice - aprendo il campo alla ricerca non più di un gestore sportivo e di un gestore commerciale, ma di un gestore unico che, con regole certe che tutelino la squadra di calcio cittadina, sia nel costo sia nei tempi di utilizzo, offra ad un imprenditore una vera possibilità di costruire un business redditizio».
Anche il Sindaco, in una recente intervista a Certastampa, aveva parlato di una futura “riunione” della gestioni del Bonolis ed era stato l’ex gestore, Franco Iachini, il primo a parlare della necessità di una diversa gestione, unica e molto diversa nell’impostazione, specie per i tempi, della precedente. Una gestione che potesse portare subito nelle casse del Comune una somma considerevole.
Di Marcantonio è d’accordo: «Dovremmo immaginarla come se fosse una vendita dell’impianto, pur non essendola, che consenta al Bonolis di avere un gestore che possa sfruttarne tutte le possibilità, rendendolo finalmente operativo a 360 gradi, e al Comune di avere risorse economiche importanti da destinare ad interventi nel sociale, e penso soprattutto all’emergenza casa».
Ma Di Marcantonio va oltre, allargando lo sguardo ad una visione più generale del tema “stadio”: «Sul vecchio Comunale dovremmo trovare una quadratura che, pur preservandone la memoria, restituisca quello spazio ad un uso sportivo reale, ma anche che, con uno studio urbanistico efficace, lo restituisca alla città, integrandolo nel tessuto urbano, riaprendolo in parte, anche con qual che strategica demolizione, tipo la curva incompleta, il settore distinti, realizzando poi parcheggi sotterranei che, a ridosso del centro, sono un valore aggiunto importante…».
Tornando al Bonolis, dopo il nostro “Adamo” di questa mattina, abbiamo ricevuto messaggi di lettori che chiedono se, stando così le cose, la Soleia gestirà lo stadio dal 15 giugno alla fine di agosto. La risposta è no, allo stato attuale, in mancanza del bando per la gestione commerciale, la gestione estiva della Soleia non ci sarà. Il bando, che il Comune avrebbe dovuto pubblicare entre fine dicembre, non è mai stato fatto, motivo per il quale il Comune non ha incassato i primi 140 mila euro di affitti e non incasserà i 77 mila di gestione "estiva".
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