«Io sono un filo d’erba
un filo d’erba che trema.
E la mia Patria è dove l’erba trema.»
ROCCO SCOTELLARO (1923-1953)
Giorgio, questa qui è troppo ricca per riuscire a capire i problemi reali della gente, non ne conosce nemmeno l’odore, altrimenti non salterebbe come una scimmietta sopra i carri del Gay Pride, non ne avrebbe proprio il tempo di occuparsi dei problemi di una minoranza, che possono essere affrontati solo impegnandosi a rispondere ai bisogni della maggioranza: è qui che la destra avanza inarrestabile.
Ritengo che con EllySchleinil PD sia riuscito a compiere, finalmente!, il suo fin troppo ritardato suicidio politico, iniziato con lo scioglimento del più grande partito comunista d’Occidente (1991, maledetti!) e disgraziatamente procrastinato con il “ggiovane” libertario di Firenze; e ci è riuscito eleggendo come segretario una bisessuale ebrea svizzera americana e per caso italiana, per la serie: proviamo pure questa, e poi Amen.
Il PD può avere un futuro solo sciogliendosi e tornando a chiamarsi Partito Comunista Italiano, liberandosi così dei democristiani che lo infettano e dei moccolosi figli di papà che l’hanno ristrutturato a country club, affidandosi finalmente alla direzione e nella direzione della classe operaia – vale a dire riprendendo la lotta di classe!, Giorgio. Poi, se avanzasse del tempo libero, sì, si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale per vedere come stanno le bestie feroci e gridare: “Aiuto, aiuto, è scappato il leone!” E vedere di nascosto l’effetto che fa.
Ha più sale in zucca Elodie che questa di passaggio per una vacanza estiva ospite delle istituzioni italiane ed europee e pure pagata profumatamente. Essere di sinistra non significa essere nominalmente antifascista ma compiere azioni politiche a favore dei meno abbienti per riequilibrare lo stato sociale, perché l’ingiustizia sociale è innanzitutto ingiustizia economica!
Giorgio, ma ricordi la serietà dei primi comunisti italiani? Ne ricordi i rischi? Ne ricordi i sacrifici? Ricordi di Giuseppe Di Vittorio, Giorgio? Ricordi il suo vocabolario comprato con i primi soldi che riuscì a mettere da parte lavorando da bracciante, poco più che bambino? Perché il comunismo è l’ideologia del pragmatismo, della riforma strutturale, dove non ci si batte per l’ideale ma per il risultato sostanziale. E ricordi, Giorgio, l’importanza che aveva per i primi comunisti italiani la famiglia, totalmente sciolti dal dettato marxista, che prevedeva invece solo la possibilità di una allargata famiglia comunitaria già dal Manifesto?
Ed era, la famiglia, Giorgio, addirittura base della discussione politica che interessava comunisti e democristiani insieme, sempre nella ricerca della soluzione migliore ai problemi reali degli italiani. Ma oggi EllySchlein crede di occuparsi dei bisogni degli italiani impegnandosi solo per lo 0,0000...% delle famiglie italiane, le cosiddette arcobaleno. Insomma, tutto questo patrimonio politico è andato perduto nell’inseguimento di una modernità che ci invecchia cerebralmente impedendoci, scientificamente, il ragionamento, che è il fare proprio dell’intellettuale, accelerando così ricchezza e povertà e il distanziamento delle classi a discapito del patto sociale, perché la società evolve tecnologicamente ma mai sentimentalmente, Giorgio, e ciò è dovuto al fatto che il progresso e lo sviluppo sono solo funzionali alla crescita economica di società di capitalidi tipo privatistico, che l’attuale partitocrazia serve, cioè fa loro da serva!
Abbiamo vissuto, Giorgio, da quel 3 febbraio del ‘91, un lento ma inesorabile processo di normalizzazione, dove non si è più parlato di reale scontro sociale, prendendo poi pieno compimento questa fase del nulla politico nel 1994 con la “discesa in campo” di Silvio Berlusconi, Ventennio che ha definitivamente ucciso l’anima di questo martoriato Paese, ridotto a pascolo delle peggiori bestie, dove nessuno si meraviglia più del troppo di pochi e della miseria di tutti gli altri, esito scientifico della normalizzazione: un Paese dove anche chi ha un lavoro è povero, è un paese sbagliato. È un Paese che ha tradito la Resistenza!
E di questo errore è responsabile solo il PD, perché le destre fanno quello che storicamente sanno fare le destre, cioè aumentare le diseguaglianze sociali a servizio dei padroni, fedeli ai padroni. Per questo il PD andrebbe immediatamente sciolto e il Partito Comunista Italiano ricostituito, ma non nella forma estetizzante dei suoi simboli bensì nella sua azione storica accanto a chi vive subordinato agli interessi patrimoniali dei padroni. Il processo di normalizzazione, così compiuto, può essere scardinato solo con un concreto moto rivoluzionario, che parta però dal popolo. Questo c’è da fare. E lo può fare solo un partito comunista e di giovani. E non è certo il PD un partito comunista e di giovani bensì una organizzazione di affari diversi. L’auspicabile nuovo Partito Comunista Italiano, allora nomini suo segretario il più povero d’Italia, così potrà avere davvero un motivo politico da difendere, perché avrebbe dal vero conoscenzadei reali problemi del popolo italiano.
Altrimenti verrà la morte e avrà i suoi occhi: sogno, Giorgio, da antimarxista, da antifascista, da uomo, un vero partito comunista, perché la politica ritrovi nella realtà degli uomini il senso di questo nostra lotta che chiamiamo vivere ed essere per esistere.
MASSIMO RIDOLFI