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Sarebbero sedici i tifosi dell'Ancona  identificati dagli agenti della questura di Teramo a seguito degli scontri con esponenti della tifoseria giuliese al casello autostradale di Mosciano poco prima di imboccare l'A 14 domenica pomeriggio. Non ci sarebbero invece analoghi provvedimenti nei confronti dei supporter giallorossi. Da una parte gli anconetani in direzione capoluogo, scrive oggi Il Messaggero Abruz<o, dall'altra gli ultras del Giulianova di ritorno dalla trasferta di Penne. Pochi, ma intensi minuti di tafferugli prima dell'arrivo degli agenti della questura utilizzata per scortare la tifoseria del Giulianova.

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Botte, ma anche colpi di cinghia con un tifoso marchigiano che è stato colpito e ferito alla testa, ma è stato medicato sul posto in quanto nessuno ha fatto ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Giulianova. Ma come sono stati identificati solo gli ultras marchigiani che viaggiavano a bordo di due pulmini. Da quello che si è appreso, mentre un gruppo di tifosi si scontrava a suon di botte, c'è stato un tifoso giuliese che, approfittando della confusione, ha avuto l'idea di salire a bordo dei pulmini e di prendere le chiavi dal cruscotto.
Pertanto, quando sono arrivati i poliziotti, tutti si sono dati alla fuga, evidenzia il quotidiano romano, ma gli anconetani risalendo sui pulmini non hanno trovato le chiavi per cui i mezzi non sono potuti ripartire. E, pertanto, sarebbe stato un gioco da ragazzi per gli agenti identificare i sedici tifosi marchigiani che non potendo ripartire erano rimasti a terra davanti ai mezzi. Dei giuliesi, invece, nessuna traccia.
 Si attendono provvedimenti dalla Questura di Teramo nelle prossime ore.
 
foto Vera Tv