Scongiurata la ricostruzione del Palazzo ARPA, ex ARTA, in Piazza Martiri Pennesi, ora è fondamentale procedere con ordine e concretezza. Il primo passo, imprescindibile, è adottare subito gli atti formali per imporre il vincolo di inedificabilità sull’attuale area, passando dalle parole ai fatti. Solo così l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione potrà attivare il finanziamento previsto per la nuova sede. Registriamo positivamente il primo sopralluogo nell’area di Campo della Fiera, vicino all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, individuata come possibile nuova destinazione per l’immobile. Ma è doveroso segnalare alcune criticità evidenti. In quella zona la viabilità è molto ristretta, con poche strade di accesso, e c’è il rischio concreto di creare ingorghi e disagi per tutta l’area. Inoltre, il quartiere è già oggi congestionato: ospita gli uffici e i laboratori dell'Istituto Zooprofilattico, diverse abitazioni e altre attività. La disponibilità di parcheggi è già al limite. Serve quindi un’analisi seria e approfondita. È giusto andare avanti con la delocalizzazione, ma serve farlo con buon senso e partendo da ciò che è obbligatorio: formalizzare il vincolo sull’attuale sede in Piazza Martiri Pennesi. Solo dopo si potrà pianificare con attenzione, tenendo conto della viabilità, dei servizi esistenti e del contesto urbano in cui si andrebbe a inserire il nuovo polo.
CAPOGRUPPO FRATELLI D’ITALIA
Luca Corona